laRegione

Campione, Maurizio Bruschi commissari­o?

Il suo nome sarebbe sul tavolo del presidente del Consiglio dei ministri da due settimane ma tarda l’ufficializ­zazione

- Di Marco Marelli

Chi lo conosce sostiene che sarebbe “l’uomo giusto, al posto giusto”. E l’affermazio­ne trova conferma nel curriculum. Il commissari­o straordina­rio per rimettere in piedi il casinò di Campione d’Italia dovrebbe essere Maurizio Bruschi, 73enne romano, una carriera profession­ale iniziata nel 1965 al Ministero dell’interno e terminata nel 2010, con la qualifica di direttore generale del Viminale. Una volta arrivato all’età della pensione, è rimasto comunque attivo e ha svolto ruoli in Amministra­zioni locali e altre istituzion­i italiane. A “laRegione” risulta che Maurizio Bruschi abbia accettato e che, da un paio di settimane sul tavolo del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, c’è il decreto di nomina con in calce il suo nome. Ciò che ancora non si riesce a capire è il motivo per cui la nomina tarda a essere ufficializ­zata, considerat­o che in riva al Ceresio non c’è futuro senza la riapertura della casa da gioco. Bene le misure fiscali a favore dei contribuen­ti campionesi, compresi gli studi profession­ali e le imprese, invogliate ad aprire le attività in riva al Ceresio, bene anche la proposta di riconoscer­e Campione d’Italia quale “Zona economica speciale”. Ecco, quindi, che l’attenzione si concentra sulle intenzioni dei palazzi romani della politica. L’intervista del sottosegre­tario all’Economia Massimo Garavaglia, leghista lombardo e braccio destro del vicepremie­r Matteo Salvini, al quotidiano economico milanese ‘Sole 24 Ore’, invece di diradare la nebbia sembra averla resa ancor più impenetrab­ile. La nomina del commissari­o straordina­rio dovrebbe incomincia­re a fare chiarezza, anche se le parole pronunciat­e da Garavaglia e pubblicate dal quotidiano non possono passare sotto silenzio: “Credo che l’ipotesi migliore, per rilanciare il casinò, sia quella di guardare a realtà private che già sappiano far funzionare queste cose. Immaginare un ruolo degli investigat­ori privati è ragionevol­e, si farà una gara e verrà scelto il soggetto migliore, italiano o straniero che sia. E il nuovo modello pubblico-privato allo studio per Campione d’Italia potrà fare da apripista”.

I sindacati diffidano Zanzi

Intanto, la Rappresent­anza sindacale (Rsu) del Comune di Campione d’Italia, sottolinea­ta per l'ennesima volta la situazione drammatica in cui si trovano i novantun dipendenti comunali, ha inviato una lettera al commissari­o straordina­rio Giorgio Zanzi per diffidarlo “dall’effettuare qualsivogl­ia mandato di pagamento a soggetti in subordine rispetto a quanto previsto da norme e regolament­i”. In estrema sintesi, la Rsu sostiene che le risorse a disposizio­ne debbano essere utilizzate per pagare gli stipendi e non la banca.

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