Teologia e Usi sempre più vicine
Sabato alla Facoltà di Lugano per il Dies academicus i relatori a favore della totale integrazione Il rettore della Ftl: ‘Gli esperti hanno preparato con cura il progetto. Ora spetta alle autorità politiche continuare su questa strada’.
Tradizione, continuità, ma anche uno sguardo al futuro. Sono stati questi gli elementi centrali del Dies academicus della Facoltà Teologica di Lugano (Ftl), tenutosi sabato nell’Auditorium dell’Università della Svizzera italiana. L’auditorio era gremito di persone. L’incontro, dopo la celebrazione eucaristica nella Basilica del Sacro Cuore, è stato aperto dal vescovo monsignor Valerio Lazzeri. Il vescovo ha ringraziato tutti gli studenti e insegnanti della Facoltà di Teologia, e ha menzionato l’impegno di conservazione nella memoria della dignità umana come uno dei valori fondamentali dell’esperienza cristiana e quindi della stessa Facoltà. A seguire è intervenuto il rettore dell’Usi, professore Boas Erez, che ha messo in evidenza gli stretti legami tra i due istituti e il desiderio di condividere le proprie sorti, con la richiesta di integrazione della Facoltà di Teologia all’interno dell’Usi, come sesta facoltà dell’Università. Il sindaco di Lugano Marco Borradori, portando il saluto del Municipio, ha voluto ricordare il vescovo Eugenio Corecco, riconoscendogli il merito di aver introdotto gli studi accademici a Lugano “con un atto di lungimiranza, che sta dando risultati più che apprezzabili”, come ha precisato a conclusione del suo intervento. I sempre positivi rapporti tra Usi e Facoltà di Teologia sono stati invece sottolineati da Raffaella Castagnola Rossini, direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari, che ha rimarcato quanto vicina sia l’integrazione tra i due istituti universitari, ricordando però che “ci sono ancora da compiere alcuni passi importanti per la concreta realizzazione”. La mattinata si è conclusa con la Lectio magistralis di padre Mauro Joehri, sul tema “A 800 anni dall’incontro di San Francesco di Assisi con il Sultano Al-Kamil”. Precisandone dapprima il contesto storico, padre Mauro ha voluto sottolineare come tale evento possa essere considerato una pietra miliare nel dialogo interreligioso e nei rapporti tra Cristianesimo e Islam.
‘Il mondo accademico è pronto’
454 iscritti, di cui 305 ordinari e 149 auditori: sono questi i numeri per il corrente anno accademico della Facoltà di Teologia, come ha precisato il rettore René Roux nel suo intervento, ripercorrendo le varie attività della Ftl e ricordando i numerosi rapporti di collaborazione con altri istituti accademici, sia svizzeri che esteri. «Il progetto di integrazione della Facoltà di Teologia nell’Usi prosegue» ha spiegato il professore Roux, da noi avvicinato a conclusione
del Dies academicus. «Gli esperti del mondo accademico hanno preparato con cura il progetto. Ora spetta alle autorità politiche continuare su questa strada. Per quanto riguarda gli spazi dove ospitare la Facoltà non ci sono problemi, in quanto Teologia porta con sé tutte le strutture già esistenti, con il
proprio capitale». Per il prossimo anno la Ftl proporrà anche una novità: l’introduzione di un dottorato in scienze religiose. «Si tratta di tre diversi indirizzi in storia del pensiero religioso – conferma il Rettore –: etica, filosofie e religioni, e diritto, politica e religioni. Indirizzi che rispondono a precise richieste
che ci sono giunte negli ultimi anni». In questo modo quindi la Facoltà di Teologia di Lugano prova a dimostrare di voler rimanere al passo coi tempi, cercando di offrire nei prossimi anni progetti e studi in ambito religioso sempre attuali, in maniera più strettamente legata all’Università della Svizzera italiana.