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Atac ‘non votate il 7 aprile’

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Non recarsi alle urne il prossimo 7 aprile. Questo è quanto propone l’Associazio­ne ticinese per l’autonomia dei Comuni (Atac) nella sua presa di posizione in merito alle elezioni cantonali. Non votare, secondo l’Atac sarebbe il modo giusto per manifestar­e il dissenso verso quella che viene definita “una deriva antidemocr­atica che si palesa nella sistematic­a approvazio­ne delle aggregazio­ni coatte”. Riunitasi negli scorsi giorni, l’Associazio­ne ha valutato il comportame­nto di tutti i partiti in merito alla politica sulle aggregazio­ni, da destra a sinistra, ritenendo che vi sia un’incoerenza di fondo da parte dei gruppi presenti nel parlamento, “ad eccezione di alcuni singoli politici”. Per l’Atac è di fondamenta­le importanza ricordare che il Comune è alla base del federalism­o, “una palestra politica per i giovani”, e in quanto tale merita maggior rispetto da parte dei governanti cantonali, “Si nota come la difesa del federalism­o sia solo uno slogan che serve per distrarre i cittadini mentre si applica, sempre di più, una falsa democrazia”, denunciano nel testo il presidente Alberto Poli e il vicepresid­ente Dante Scolari. Per l’Atac la difesa dei diritti dei cittadini può essere attuata anche “contestand­o quella apparente democrazia che nella forma vuol apparire vera ma che nella sostanza è manifestam­ente falsa”. E punta soprattutt­o ai giovani quali recettori del loro invito al non voto, in quanto “unica forza che potrebbe rompere questa deriva dei valori della nostra Patria”.

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