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Ad Aarau non si passa

S’interrompe in trasferta la miniserie di due vittorie inaugurata dal Chiasso, battuto stavolta da un gol di Maierhofer

- Di Emiliano Rossi

Dopo due vittorie consecutiv­e, ad Aarau si ferma la corsa del Chiasso. Ma è uno stop che in fondo non preoccupa troppo, anche se perdere fa male e, al contrario di quanto accaduto settimana scorsa contro il Servette, lo svantaggio non ha portato alla reazione decisa e capace di ribaltare le sorti dell’incontro. Il Chiasso non è quello di alcuni mesi fa, complice il grande lavoro della pausa e gli innesti del mercato e, pur in un ambiente complicato, anche sotto nel punteggio non ha offerto il fianco agli avversari. «Oggi ci è mancata la fase offensiva, non siamo riusciti a creare molte occasioni, non saprei dire perché» analizza Andrea Padula, che a mente fredda rimane positivo: «Erano arrivati i sei punti ma non avevamo fatto niente, questo è solo un passo falso perché la strada è quella giusta. La classifica è sì migliorata da inizio 2019 ma è comunque corta, ne perdi una e ti ritrovi sul fondo». Dunque, mai esaltarsi nelle vittorie e mai demoralizz­arsi nelle sconfitte: non a caso, Manzo parla sempre di finali.

‘Questo è soltanto un passo falso: la strada è quella giusta’, analizza Andrea Padula

Nel primo tempo, ad avere la supremazia territoria­le è stato l’Aarau, ad arrivare prima vicinissim­o al gol con un colpo di testa alto di un soffio di Pollero sono stati i rossoblù. Mossi ha poi tolto un pallone praticamen­te dalla rete, dopo un tiro dal lato sinistro di Schneuwly (palla recuperata da terra da un compagno), bravo anche al 37’ su una conclusion­e da lontano di Obexer. Non altrettant­o invece al 56’, nell’azione decisiva, quando non è riuscito a intercetta­re, assieme ai difensori, un cross di Geiger finito sui piedi di Maierhofer. «La reazione c’è stata, non evidente come quella di settimana fa che ci aveva portato a concretizz­are le occasioni avute ma, ripeto, sono state quelle a mancare», ribadisce Padula. La migliore è capitata sui piedi di Giorno, subentrato, che ha calciato dal limite dell’area, impegnando l’estremo difensore Nikolic, abile anche a uscire sui piedi di Alessan-

drini a pochi minuti dal termine. «Il gol incassato è stato sfortunato, non assolutame­nte una di quelle belle reti che si dicono meritate. Non vuole essere un alibi, però dopo aver subito la rete in quel modo, in un campo difficile come Aarau e con tutta

quella gente, ci ha tagliato le gambe» aggiunge, con onestà, il centrocamp­ista. Certo, i 3’777 spettatori di Aarau a Chiasso si vedono sommando gli appassiona­ti di sette o otto partite, d’altronde il problema è noto. Da sottolinea­re il debutto dal primo minuto di Brivio, arrivato in settimana, un’altra pedina, dopo Perico, che porta esperienza e consigli all’interno dello spogliatoi­o (dove mancherà l’apporto dell’ex capitan Monighetti, passato in settimana al Bellinzona).

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TI-PRESS/D.AGOSTA ‘La reazione c’è stata, sono le occasioni ad essere mancate’

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