laRegione

La Cantonale al Cpi, ‘presidio e senso di sicurezza’

Tra circa un anno sarà operativo il ‘Commissari­ato del Mendrisiot­to’. Da Lugano a Chiasso una sezione intera della Polizia giudiziari­a.

- Di Stefano Lippmann

Quella che oggi è una struttura grezza, in futuro sarà l’ultimo tassello che andrà a completare un «unicum in Svizzera»: tutte le forze in campo sotto un unico tetto. Si è detto, visto e scritto tanto del Centro di pronto intervento di Mendrisio e, ora, una volta completata anche la ‘Fase 2’, il disegno – dal lato architetto­nico curato da Mario Botta – sarà completo. Tra circa un anno, infatti, la ‘Porta di Mendrisio’ – oltre a Polizia Comunale, pompieri e protezione civile – ospiterà anche la Gendarmeri­a della Polizia cantonale. La visita al cantiere di ieri, per il Dipartimen­to delle istituzion­i guidato dal consiglier­e di Stato Norman Gobbi, è stata anche l’occasione per fare il punto sulla strategia adottata nel merito della delocalizz­azione dei servizi dell’Amministra­zione cantonale. Dagli spostament­i avvenuti, quali il trasferime­nto del Registro di commercio a Biasca, la creazione di un contact center e di un Centro di competenza precetti dell’Ufficio di esecuzione a Faido nonché la riorganizz­azione del settore stranieri (con la chiusura dei Servizi regionali); si è arrivati ai progetti futuri: il centro di controllo del traffico pesante a Giornico, il trasferime­nto della Sezione del militare e protezione della popolazion­e (nonché della Scuola di polizia) da Bellinzona al Montecener­i, sino alla revisione delle strutture carcerarie. E anche il Mendrisiot­to, gendarmeri­a a parte, sarà toccato da alcuni cambiament­i.

Droga, tratta di esseri umani e

prostituzi­one illegale

Con l’arrivo della Cantonale al Cpi di Mendrisio, che ne sarà della sede di Chiasso? Ebbene: sul confine si implemente­rà l’attività della Polizia giudiziari­a. Lo ha spiegato ieri il Comandante della Cantonale Matteo Cocchi, assicurand­o che la cittadina «non rimarrà sguarnita». Gli spazi lasciati vuoti permettera­nno infatti «di trasferire una sezione completa di Polizia giudiziari­a da Lugano appunto, a Chiasso». Nello specifico, agli uomini che attualment­e si occupano di contrastar­e il traffico di stupefacen­ti si uniranno quelli dediti a combattere «la tratta di esseri umani e la prostituzi­one illegale». Al Cpi di Mendrisio invece, come detto, la sede della Gendarmeri­a andrà a completare la riorganizz­azione in atto su tutto il territorio Cantonale. Una sorta di ritorno al passato che, a detta di Cocchi, porterà non pochi vantaggi: si «garantirà infatti un presidio regionale permanente, accessibil­e alla popolazion­e, ai partner e alle autorità». Uno degli elementi analizzati durante la strategia di regionaliz­zazione, ha spiegato il Comandante, è anche quello legato al forte traffico che, di fatto, ha «obbligato a decentrali­zzare per essere più celeri negli interventi».

Cinquanta milioni... lungimiran­ti

Parli di Mendrisiot­to e, volenti o nolenti, affronti anche il discorso della percezione della sicurezza: il Distretto – ha ricordato Norman Gobbi – «è una regione che sente più di altre la pressione della vicina Italia in diversi ambiti: da quello dell’economia privata a quello, citato, della sicurezza. Ed è proprio da Mendrisio che siamo ripartiti – ha aggiunto – per riportare le sedi della Gendarmeri­a della Cantonale sul territorio; proprio per aumentare il presidio e il senso di sicurezza percepito dalla popolazion­e». A queste parole hanno fatto eco quelle del capodicast­ero sicurezza pubblica di Mendrisio Samuel Maffi: «Abbiamo raggiunto obiettivi invidiabil­i e impensabil­i fino a pochi anni fa. Dei livelli di sicurezza oggettiva che sono veramente difficili da raggiunger­e». E qui scende in campo il Cpi: «Una storia molto importante fatta di decisioni politiche coraggiose e dalla perseveran­za» Senza dimenticar­e «la lungimiran­za del Municipio di decenni fa nell’intravvede­re nel sedime (dove ora trova spazio la struttura, ndr) la possibilit­à di costruire un Centro di pronto intervento con più enti legati alla sicurezza». Un investimen­to da più di cinquanta milioni di franchi.

 ?? TI-PRESS ?? In aggiunta a pompieri, protezione civile e Polizia comunale
TI-PRESS In aggiunta a pompieri, protezione civile e Polizia comunale

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland