‘Con quei 18 milioni si potrebbero finanziare progetti legati all’agricoltura’
Il fronte dei Comuni e quello dei contadini che si tendono la mano per combattere insieme la battaglia per rilanciare l’Alto Ticino e per difendere i terreni agricoli sono rappresentati anche in una vignetta che accompagna la petizione: la mucca magra a causa della carenza di terreno di cui cibarsi va a braccetto con una zona industriale dismessa e fatiscente. Se da parte dei Comuni le rivendicazioni sono perlopiù relative al rilancio economico della regione, l’Unione contadini insiste infatti in particolar modo sulla difesa del territorio. In questa direzione va per esempio la richiesta al governo ticinese contenuta nella petizione di far applicare la Legge cantonale sulla conservazione del territorio agricolo (LTagr) – che prevede in caso di dezonamento un compenso reale o, se ciò non fosse possibile come nel caso della realizzazione di AlpTransit, pecuniario – su tutta la tratta ad alta velocità in Ticino. Una richiesta inserita anche nella mozione inoltrata lo scorso novembre dal deputato leghista Cleto Ferrari, nel frattempo non ancora evasa. “AlpTransit è l’intervento che dopo gli anni novanta ha sottratto più territorio agricolo al nostro Cantone”, scrive Ferrari nella sua mozione, aggiungendo “ma la Confederazione ad oggi non ha ancora proceduto ad un compenso come avrebbe dovuto”. Nell’atto parlamentare viene spiegato che il Consiglio di Stato intende applicare questa legge solo sulla tratta Camorino-Rivera (che corrisponde a compensi per 3 milioni di franchi) e non sul resto della tratta in Ticino, ovvero tra Pollegio e Rivera (altri 18 milioni). Se AlpTransit compensasse tutta la tratta, si legge nella petizione, si potrebbero avere a disposizione questi milioni provenienti dalla compensazione per progetti legati all’agricoltura, ad esempio per bonificare e recuperare altro terreno agricolo. SAM