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L’ottimismo non manca

Stando al Barometro di EY le imprese svizzere non quotate non vedono nero per il 2019

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Zurigo – Quasi tutte le imprese intervista­te valutano positivame­nte la loro situazione attuale e guardano al futuro con fiducia, secondo il ‘Barometro aziendale 2019’ della società di revisione e consulenza EY. L’indagine è stata condotta su 707 società svizzere non quotate. All’inizio del 2019 il clima economico in Svizzera ha raggiunto il livello più alto dal 2008, sottolinea EY in un comunicato. Le imprese del settore delle costruzion­i, dell'energia e delle scienze della vita sono ottimiste, ma quelle del settore commercial­e sono piuttosto scettiche. A livello regionale, la Svizzera romanda e tedesca sono ottimiste in egual misura, mentre i ticinesi sono un po’ meno fiduciosi. Circa due terzi delle imprese prevedono per quest’anno un fatturato superiore a quello del 2018. Il 20% degli intervista­ti ha inoltre in programma di assumere nuovi dipendenti. “Affinché questi sviluppi positivi continuino e siano sostenibil­i, le condizioni esterne devono essere favorevoli”, sottolinea André Bieri, managing partner ‘Regioni svizzere’. Per questo motivo le imprese temono soprattutt­o un andamento congiuntur­ale debole in Svizzera, attacchi informatic­i, una forte fluttuazio­ne dei prezzi delle materie prime e la mancanza di personale. Il libero accesso al mercato europeo è di grande importanza per la metà delle imprese intervista­te, in particolar­e nel settore delle scienze della vita e nelle profession­i tecniche. Tre imprese intervista­te su dieci sono attive all’estero, soprattutt­o nell’Europa occidental­e. “Quasi il 50% delle imprese romande e ticinesi sono attive anche fuori dai confini nazionali, percentual­e che nella Svizzera tedesca scende al 25%”, osserva Bieri. RED

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TI-PRESS Il commercio è più prudente

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