Sciare in Svizzera è un vero lusso per molte famiglie
Per una famiglia sette giorni sulle piste svizzere possono essere molto cari Banca Cler e Bak Economics hanno analizzato il costo di una vacanza sulla neve nelle principali località. Airolo risulta molto competitiva.
Tra qualche giorno, complici le imminenti vacanze scolastiche di carnevale, molte famiglie ticinesi si regaleranno un periodo di svago sulla neve, condizioni meteo – siamo ormai quasi in primavera – e portafoglio permettendo. È noto infatti che una settimana bianca sulle Alpi svizzere non è per tutte le tasche. Rispetto alle vantaggiose e golose offerte per viaggi ‘all inclusive’ nei Caraibi o sulle sponde meridionali del Mediterraneo, gli sport invernali sulle montagne svizzere possono sembrare, a prima vista, un bene di lusso che non tutte le famiglie possono permettersi. Guardando più da vicino quanto offrono le stazioni sciistiche di casa nostra, si scopre che non sono tutte così care come sembra. Certo le alternative più economiche sull’intero arco alpino, dalla Francia alla Slovenia passando per Austria e Italia, non mancano. Ma il fascino di Gstaad e St. Moritz, per citarne alcune, è certamente un atout che altri non hanno. È quanto è emerso da un recente studio realizzato dalla Banca Cler in collaborazione con il Bak Economics, l’istituto di ricerche economiche dell’Università di
Basilea. E a incidere sul costo finale non sempre è la carta giornaliera per gli impianti di risalita. In termini relativi il vitto e l’alloggio, per esempio, pesano molto di più sul bilancio familiare. Per capire quanto differiscono tra loro i prezzi per una settimana bianca, gli analisti di Banca Cler hanno messo a
confronto i costi fissi a cui vanno incontro le famiglie in alcune località selezionate. Questi costi (soggiorno in una casa vacanze, skipass, noleggio sci e scuola di sci per i più piccoli) valgono per tutti i villeggianti e variano a seconda della destinazione. Non si è tenuto conto dei costi variabili, come il costo di trasporto, il cibo e lo svago. Le famiglie prese in esame possono scegliere se cucinare a casa oppure uscire a mangiare fuori. Secondo gli autori dello studio le due opzioni hanno un costo diverso ma la differenza non dipende dalla scelta della località di vacanza. Certo è che una pizza a St. Moritz costa molto di più di una ad Airolo.