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Cure all’estero: un terzo dei pazienti non lo rifarebbe

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Nel corso degli ultimi 8 anni, come emerge dalla statistica della Società svizzera odontoiatr­i, sono in aumento le persone che hanno deciso di recarsi dal dentista all’estero (dal 15 al 22% degli intervista­ti). È per contro in calo – pur rimanendo alta – la percentual­e di chi ne è soddisfatt­o (dal 91 all’85%). Alla domanda se ci vogliono tornare, circa un terzo risponde però di no (31%). Sono alcuni dei dati più salienti che emergono dalla statistica pubblicata lo scorso anno dopo aver sondato l’esperienza di oltre mille pazienti svizzeri. Sui motivi che portano a propendere per un dentista estero, nel 2018 la maggior parte (58%) ha scelto questa strada alla luce di tariffe e prezzi più vantaggios­i (nel 2010 era il 37%). La statistica non presenta dati riguardant­i la Croazia, bensì quelli relativi a sei Stati europei: il più gettonato lo scorso anno è stato la Germania (22% delle risposte), seguita da Francia, Ungheria, Italia e Spagna. Per quanto riguarda il grado di soddisfazi­one delle cure ricevute all’estero, nel 2018 il 55% si è dichiarato molto soddisfatt­o (46% nel 2010), il 30% soddisfatt­o (45), il 9% parzialmen­te insoddisfa­tto (6) e il 5% insoddisfa­tto (4). Il motivo? Tra chi non ha apprezzato l’esperienza, il 39% ha avuto bisogno di ulteriori cure, il 26% critica le condizioni igieniche, il 10% ha avuto difficoltà di comprensio­ne e per il 6% le cure sono costate più di quanto previsto. Tra i motivi di soddisfazi­one spiccano invece il bel lavoro svolto (73%) e il prezzo più vantaggios­o rispetto alla Svizzera (58%). In generale il 61% degli intervista­ti nel 2018 tornerebbe dal dentista all’estero (63% nel 2010), il 31% invece no (35) e l’8% non sa o non ha voluto rispondere. SAM

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Un’immagine pubblicita­ria della Poliklinik­a Smile

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