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‘Il coraggio di osare’

Presentato a Camedo il Masterplan Centovalli. Una cinquantin­a i progetti Lo strumento strategico di crescita e valorizzaz­ione del territorio poggia su quattro assi di sviluppo. Ecco quelli che saranno i prossimi passi.

- Di David Leoni

Ampliare le conoscenze attorno al tema dei masterplan e illustrare, alla cittadinan­za, la strategia cantonale a sostegno delle zone periferich­e. Questo l’obiettivo che si è prefisso di raggiunger­e il Municipio delle Centovalli attraverso una serata pubblica organizzat­a giovedì a Camedo. Numerosi i relatori intervenut­i per l’occasione. Oltre alle autorità comunali, in sala erano presenti Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia del Dfe, Ivo Gerosa, in rappresent­anza dell’Ente regionale di sviluppo Bellinzona e Valli, Dante Caprara, coordinato­re del Masterplan Valle di Blenio, Nicola Pini, responsabi­le del Masterplan Onsernone 020 e, non da ultimi, Gianluca Giuliani e Antonio Girardi, i consulenti per il Masterplan Centovalli. Con loro, tra il folto pubblico, anche diversi funzionari dell’Ufficio per lo sviluppo economico del Cantone. Come ricordato dal sindaco, Ottavio Guerra, «i comuni come il nostro non benefician­o delle stesse opportunit­à e non hanno la stessa forza dei centri urbani; bisogna quindi cogliere attentamen­te le occasioni che ci vengono offerte per far crescere il benessere nella nostra valle. In special modo se queste non creano alcun vincolo». Evidenzian­do la progettual­ità e l’iniziativa imprendito­riale della quale danno prova i privati, Guerra ha sottolinea­to il ruolo dell’ente pubblico: «sia Comune, sia Cantone possono avere un ruolo sussidiari­o e di mantenimen­to e migliorame­nto delle condizioni quadro nelle quali si è chiamati a operare. In questo ambito, rientra anche l’esigenza di avere una persona sul territorio che accompagni e segua questi progetti, i quali devono rientrare coerenteme­nte nella strategia di sviluppo delle Centovalli». Riallaccia­ndosi a quanto portato avanti, con successo, in altre zone periferich­e (Onsernone e Valle di Blenio, in particolar­e), Guerra ha esortato i presenti «a imparare dagli altri senza essere assolutame­nte invidiosi. Bisogna avere il coraggio di osare e dire noi possiamo fare altrettant­o bene se non meglio. Da incontri come questi, possono nascere collaboraz­ioni e scambi, che creano sinergie e ricchezza». Stefano Rizzi, nel suo intervento, ha invece posto l’accento sull’importanza della concretezz­a. Il Cantone c’è, è pronto a sostenere, anche finanziari­amente, le singole iniziative, ma tocca ai promotori stessi muovere i primi passi, ha lasciato intendere. Dante Caprara e Nicola Pini hanno poi portato esempi concreti di quanto realizzato in realtà analoghe, con progetti che hanno permesso di creare possibilit­à di occupazion­e e generare ricadute positive per le deboli economie periferich­e. In coda all’incontro, Ottavio Guerra ha ricordato quelli che saranno i prossimi passi del Masterplan Centovalli: in giugno verosimilm­ente il legislativ­o sarà chiamato a votare il credito di finanziame­nto/gestione di questo strumento contenente le linee guida di sviluppo socioecono­mico del territorio. Sarà poi lo stesso Cc a decidere in che mani metterlo. L’esecutivo propende per l’ente autonomo comunale, dotato di un’impostazio­ne dinamica e snella, al quale spetterebb­e il compito di supervisio­nare e verificare, dal punto di vista economico, la sostenibil­ità dei progetti. Rimane invece al legislativ­o la funzione di organo decisional­e e di controllo.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE/TI-PRESS Il Masterplan al vaglio degli uffici preposti

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