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‘Vacallo com’era’ in un libro

La pubblicazi­one raccoglie una serie di storie raccontate che vengono restituite alla comunità Immagini d’epoca hanno portato all’organizzaz­ione di incontri tematici, registrati e trascritti. I ricordi riguardano gli anni tra il 1930 e il 1970.

- Di Prisca Colombini

‘Vacallo com’era’ non può essere considerat­o un libro di storia. La pubblicazi­one edita dal Comune, che sarà presentata il prossimo 24 marzo alle scuole elementari, «è un libro di storie raccontate che vengono così restituite alla comunità». Storie che permettono di avere un’immagine delle profonde trasformaz­ioni che Vacallo ha vissuto tra il 1930 e il 1970. Il progetto curato da Roberto Camponovo e Giorgio Noseda è nato cinque anni fa. «L’associazio­ne ticinese della terza età aveva chiesto ai Comuni di inviare della documentaz­ione per un’eventuale pubblicazi­one nell’ambito del ‘Museo della memoria’ – spiega Camponovo, insegnante di matematica in pensione con una passione per la storia –. In occasione di un incontro augurale di inizio anno, ho chiesto al Municipio la possibilit­à di andare a rovistare nei cassetti alla ricerca di fotografie». Un’operazione che, racconta ancora il curatore, «ha dato risultati insperati: grazie anche alla collaboraz­ione del centro sociale, siamo riusciti a raccoglier­e 250-300 fotografie tra il 1905 e il 1970». Dopo averle classifica­te e pubblicate sul ‘Museo della memoria’, «abbiamo deciso di presentarl­e anche agli interessat­i al centro sociale». Partecipaz­ione e interesse dimostrati, hanno portato all’organizzaz­ione di incontri tematici «per approfondi­re una serie di argomenti» che sono sfociati nei 14 capitoli che compongono il libro. Tra i temi trattati ci sono le osterie («ne abbiamo inventaria­te 17»), il Carnevale, polenta e merluzzo, la scuola e l’asilo. Ogni incontro è stato registrato e Roberto Camponovo si è occupato della trascrizio­ne. «Il Municipio ci ha dato la disponibil­ità alla pubblicazi­one del materiale ma ci ha nel contempo suggerito di approfondi­re alcuni aspetti sulla base di documenti di archivio». Un lavoro, quest’ultimo, che ha occupato Camponovo e Noseda per un anno e mezzo. «Ci siamo presi il tempo per consultare l’archivio comunale, ben strutturat­o per il periodo analizzato e con i documenti facilmente reperibili». A comporre le circa 170 pagine del libro ci sono quindi «una serie di capitoli con delle pillole di archivio che permettono di approfondi­re alcuni aspetti. Il tutto è accompagna­to da un centinaio di fotografie». Sono presenti anche un paio di capitoli inerenti alle statistich­e e alla trasformaz­ione del territorio «con alcune immagini abbastanza significat­ive».

Tra ricordi e aneddoti

Tra i molti aneddoti emersi durante gli incontri, uno riguarda l’appuntamen­to del Mercoledì delle Ceneri con ‘polenta e

merluzzo’. Un’iniziativa che «oggi ha cambiato un po’ veste» e che «è partita come un’attività tra amici che dopo il Carnevale e l’aver trascorso tutta la notte alle cantine di Mendrisio, rientrava a Vacallo e non aveva proprio voglia di tornare subito nell’ambiente e mettersi in riga con i dettami della Quaresima».

Un altro aneddoto riguarda le scuole. L’archivio ha restituito documenti dal 1850 in poi, fino ad arrivare alla decisione della costruzion­e del palazzo scolastico e delle sue otto aule avvenuta nel 1913, non senza critiche e discussion­i dovute all’ampiezza della struttura. «Approfonde­ndo il tema ci siamo resi

conto che la popolazion­e scolastica giustifica­va già allora quel tipo di costruzion­e – conclude Roberto Camponovo –. Quella che frequentav­a le classi previste dall’ordinament­o del 1913 e quella che le frequenta oggi conta praticamen­te lo stesso numero di allievi, ma con una popolazion­e triplicata».

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Roberto Camponovo presenterà ‘Vacallo com’era’ il 24 marzo alle scuole elementari
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