Minori con armi, diverse infrazioni
Con la pistola a scuola: una rarità, ma sono diversi i minorenni che violano la Legge sulle armi Intanto, il direttore della Divisione scuola ipotizza modifiche nel regolamento che possano disciplinare il tema
Mentre proseguono le indagini per quanto accaduto all’Istituto Elvetico, il magistrato dei minorenni rivela che fra 10 e 15 minori all’anno infrangono la Legge federale sulle armi.
«No, assolutamente non condivido». Di fretta e con poca voglia di parlare. I pochi genitori che siamo riusciti a intercettare ieri all’uscita dell’Istituto Elvetico di Lugano – dove un bambino di quinta elementare ha portato un’arma da fuoco lunedì scorso –, sono concordi. L’intenzione di una madre, che sul ‘Cdt’ di ieri ha espresso la volontà di fare di tutto affinché l’alunno sia espulso, non trova l’unanimità. Anzi: a tutti i nostri interlocutori l’auspicio sembra esagerato «perché sappiamo com’è andata e non c’è stato un reale pericolo per i nostri figli». Nonostante le sollecitazioni, non siamo riusciti a ottenere un riscontro dal direttore della scuola, don Claudio Cacioli. È la direzione che ha informato, a tre giorni dal fatto, le famiglie. E sempre il direttore – pur ritenendolo un fatto grave – ha definito l’accaduto “una bravata”. Infatti, l’arma portata, una pistola sportiva, non solo sarebbe stata scarica (alcuni proiettili, per altro incompatibili con l’oggetto, sarebbero stati distribuiti ai compagni, che avrebbero poi segnalato il caso), ma non sarebbe neppure – fortunatamente – stata brandita. Nessuna scena di panico apparentemente quindi. E mentre ieri sera si è tenuta un’assemblea straordinaria dei responsabili di classe dell’istituto, il direttore della Di-
visione scuola del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) sottolinea che vi siano i margini per discutere di modifiche ai regolamenti. «Le nostre normative non trattano la questione specifica dell’introduzione delle armi a scuola – spiega Emanuele Berger, da noi sentito –, semplicemente perché finora il problema non
si era posto». «I primi compiti della scuola restano l’educazione e la prevenzione» ricorda. E molto viene già fatto, affrontando le varie sfumature della violenza. L’Elvetico «è una scuola privata parificata. Il Decs fa una vigilanza didattica, sono integrati nei programmi educazionali, come in quelli preventivi. Sicurezza e organizzazione sono comunque di loro competenza». E se la Magistratura dei minorenni ci ha confermato di aver aperto d’ufficio un incarto (cfr. correlato), non è stato possibile avere informazioni su un’ipotetica inchiesta a carico di chi quell’arma avrebbe dovuto custodirla, in quanto suo proprietario: il fratello maggiore del bimbo.