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Un lucioperca da record

Dal Lago Maggiore emerge un esemplare di 13,6 chili. Ma la cattura non verrà fatta certificar­e Registrata all’Associazio­ne internazio­nale di pesca un’altra preda nel Verbano: con 11,448 chili e 1,04 metri è record mondiale dal 2016

- Di Serse Forni

Lungo 1 metro e 2 centimetri per 13 chili e 600 grammi, l’esemplare è stato issato a bordo lo scorso 21 febbraio. Il pescatore, però, non è a caccia di primati: ‘Una parte è già in padella’.

Una volta bastava allargare le braccia e raccontare di averne pescato uno grande così. Immancabil­mente si veniva presi in giro dagli amici del bar e tacciati di essere degli incorreggi­bili esagerati. Oggi, per essere creduti, ci sono le foto scattate col cellulare e l’omologazio­ne ufficiale. Lo scorso 21 febbraio, attorno alle 17.45, Mario Lazzeri di Caviano ha issato a bordo della sua imbarcazio­ne sul Lago Maggiore un lucioperca di 13 chili e 600 grammi. Il pescione, preso con tirlindana e attirato da esca cucchiaino “serpentell­o”, misurava ben 102 centimetri. Un primato per quanto riguarda il peso, ma non per la lunghezza che, come ci spiega Mauro Ambrosini dell’omonimo negozio di caccia e pesca a Muralto, è l’unità di misura che fa testo. Nel giugno del 2016, infatti, Jürg Scherrer, pure lui gambarogne­se, aveva tirato fuori dalle acque del Verbano un lucioperca Sander di 104 centimetri, per 11,448 chili. Il più lungo preso all’amo in Svizzera e, come attestato dall’Internatio­nal game fish associatio­n, il più grande della sua specie mai pescato al mondo tra le catture omologate. E la certificaz­ione è la prova certa: «Per arrivarci occorre seguire una trafila, che prevede come prima cosa la firma di testimoni esterni che attestino le dimensioni», spiega Ambrosini. Lazzeri, dal canto suo, chiama come testimoni l’amico Daniele Masa e lo stesso Ambrosini. «Tuttavia – conclude quest’ultimo – ho l’impression­e che Lazzeri non ci tenga all’omologazio­ne». Tanto più che il suo lucioperca è di due centimetri più corto di quello di Scherrer.

Una lotta fra etti e centimetri

Il lucioperca Sander, recita Wikipedia, “vive nei tratti inferiori dei fiumi e nei laghi di grandi e medie dimensioni, con acque ben ossigenate. I soggetti più longevi raggiungon­o i 20 anni, i 130 centimetri di lunghezza e un peso di 15 chilogramm­i”. Le cronache riportano spesso catture eccezional­i, ma non sempre si riesce a verificarn­e l’attendibil­ità. Si favoleggia, ad esempio, di un colosso di 1,45 metri, per 21,6 chili, beccato nelle acque del Trentino e finito nelle cucine di uno chef stellato. Più vicino a noi, sulle rive del Lago Maggiore oltre alla cattura di Scherrer, puntualmen­te omologata, e a quella recentissi­ma di Lazzeri, c’è stata nel giugno del 2018 quella di un pescatore che un venerdì sera, di fronte a Ranco (provincia di Varese), ha agganciato un esemplare di 12,4 chili per 106 centimeri (ma a quanto pare non c’è una certificaz­ione ufficiale). Il lucioperca è considerat­o

un pesce pregiato per la squisitezz­a delle sue carni. Una parte di quello di Lazzeri è già finita in padella. «L’ho sfilettato con cura e per quest’operazione ho impiegato quasi quattro ore – afferma –. Una leggera infarinatu­ra e due salti in padella. Magari

tre gocce di vino bianco, pepe e sale quanto basta. In questi casi la semplicità della ricetta è il trucco di un piatto prelibato. E infatti era buonissimo. Una parte dei filetti, sottili e magri, è finita in congelator­e per cene future». L’intervista­to conferma di non essere intenziona­to a far omologare la sua impresa. «Per me è stato un piacere, condiviso con l’amico Daniele Masa, che ho interpella­to appena arrivato a riva e che mi ha aiutato a trasportar­lo e a pesarlo su una bilancia adatta alle ragguardev­oli dimensione dell’esemplare».

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Il Sander issato in barca lo scorso 21 febbraio

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