Finmeccanica, settimo round in tribunale
La vicenda, che ha avuto addentellati anche in Ticino, tornerà in aula a maggio
Settimo round giudiziario per l’“affaire Finmeccanica”. Saranno nuovamente i giudici della Suprema Corte a chinarsi, il 22 maggio, sulle tangenti che l’azienda avrebbe pagato all’ex capo di Stato Maggiore dell’aeronautica indiana fino al 2012 in cambio del favore ad AgustaWestland nella gara per 12 elicotteri italiani da 560 milioni di euro. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Procura generale di Milano e dall’Agenzia delle entrate e dal Ministero della difesa di Nuova Delhi, che si sono costituiti parte civile. Il processo è a carico di Giuseppe Orsi, ex amministratore delegato di Finmeccanica e di Bruno Spagnolini, ex ad di AgustaWestland. Il ricorso arriva a seguito della sentenza di assoluzione pronunciata nel gennaio dello scorso anno dai giudici della III sezione della Corte d’Appello di Milano, dopo che nel dicembre 2016 la Cassazione aveva annullato la condanna di Orsi (4 anni e 6 mesi) e di Spagnolini (4 anni). Condanne che nel 2015 la Corte d’Appello di Milano, nel processo istruito a Busto Arsizio dal pm Eugenio Fusco, aveva pronunciato per “corruzione internazionale” e “false fatturazioni” in relazione ai pagamenti per oltre 10 milioni di euro (tramite gli intermediari Guido Haschke – italo-statunitense, residente a Lugano –, Carlo Gerosa e Christian Mitchell) alla famiglia dell’ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica indiana. Il processo di maggio rappresenta la settimana oscillazione di una altalena iniziata nel 2014, che in Tribunale a Busto Arsizio vide gli imputati condannati a 2 anni per le false fatturazioni, ma assolti per corruzione. Condanna ribaltata nel 2015 a Milano. Nel conto dei round occorre considerare i patteggiamenti di 22 mesi di Guido Haschke e di AgustaWestland Spa. Sino ad ora Haschke è l’unico ad essere stato condannato per corruzione internazionale. L’italo-americano fu arrestato in Ticino a seguito di una ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti anche di Orsi, Spagnolini e Gerosa. Sul presunto passaggio di tangenti è in corso un processo anche in India a carico di una dozzina di imputati fra cui anche Orsi, Spagnolini, Haschke, Gerosa e Mitchell. Il portavoce del Central Bureau of Investigation ha dichiarato al Times of India che il “nostro processo si basa sulle risultanze di una indagine indipendente” e che “le prove contro gli imputati sono molto forti”. La Fbi indiana dovrebbe aver fornito documenti al procuratore di Busto Gianluigi Fontana e alla parte civile indiana, presente nel processo in Cassazione, il cui prossimo pronunciamento tornerà utile per il processo ancora pendente a Busto Arsizio, nei confronti di una decina di imputati, e per l’inchiesta del Ministero pubblico della Confederazione.