Aumentano gli impieghi
Le persone occupate l’anno scorso hanno superato i cinque milioni di unità
L’occupazione ha conosciuto un’evoluzione positiva. A trainare il trend sono state sia l’industria (+13mila posti), sia i servizi (+52mila).
Il numero di posti di lavoro in Svizzera è salito nel quarto trimestre del 2018 dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel raffronto con il trimestre precedente la progressione risulta dello 0,2%. Convertite in equivalenti a tempo pieno, informa l’Ufficio federale di statistica, le cifre occupazionali segnano una crescita su base annua dell’1,6%. Nel quarto trimestre si contavano nel complesso 5,068 milioni di posti di lavoro nei settori secondario e terziario (+64mila su base annua). L’occupazione è salita sia nell’industria e nelle costruzioni, sia nei servizi, rispettivamente dell’1,2% (+13mila posti) e dell’1,3% (+52mila). Espresso in equivalenti a tempo pieno, il volume ammontava complessivamente a 3,942 milioni di impieghi, con un’evoluzione positiva sia nel secondario (+14mila unità, +1,4%) sia nel terziario (+50mila, +1,7%). Il numero di occupati è salito in tutte le regioni eccetto la Svizzera centrale (-0,3%) e il Ticino, che non ha registrato variazioni. La Grande Regione Ticino ha segnato comunque una flessione (-1,6%) nel settore secondario, mentre nel terziario la Svizzera centrale ha registrato una
contrazione dello 0,8%. L’Ust afferma inoltre che sulla piazza economica svizzera sono stati contati 12’200 posti liberi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+19,6%). La progressione riguarda sia il settore secondario (+32,6%) sia quello terziario (+15,5%). Quanto alle prospettive di impiego il relativo
indicatore ha segnato un lieve aumento rispetto al 2017 (1,04; +0,9%). Nel quarto trimestre 2018 le imprese che intendevano mantenere stabile il proprio organico nei tre mesi successivi rappresentavano il 72,1% dell’occupazione totale, contro il 72,3% di dodici mesi prima. Le aziende che prevedevano di aumentare gli effettivi rappresentavano l’11,3% (il 10,7% nello stesso trimestre del 2017) e quelle che prevedevano di ridurli il 3,7% (4,6%). Le difficoltà nel reclutamento di personale qualificato sono peraltro aumentate ulteriormente (33,4%; +3,3 punti percentuali), afferma ancora l’Ust.