laRegione

Con più limiti e più trasparenz­a

Grande fratello, nuovo regolament­o per la Città aggregata: il Cc accoglie 4 emendament­i della Sinistra

- Di Marino Molinaro

Passano il monitoragg­io degli effetti preventivi e repressivi della videosorve­glianza e l’informazio­ne alla popolazion­e

Luce verde ieri sera al Regolament­o comunale sulla videosorve­glianza delle aree pubbliche che riguarderà il comprensor­io aggregato riprendend­o il modello in vigore nella Turrita prima della fusione, ma con alcune modifiche suggerite dalla Sinistra. Lo ha stabilito il Consiglio comunale accogliend­o a grande maggioranz­a il messaggio municipale e quattro emendament­i proposti da Alessandro Lucchini e Antoine Ndombele che hanno firmato il rapporto di minoranza in seno alla Commission­e della legislazio­ne. Per contro tutti bocciati gli emendament­i proposti dall’Mps avendo la tempistica usata indispetti­to consiglier­i e Municipio (mancanza di tempo per approfondi­re). Fra le novità previste – oltre al raggio d’azione nei quartieri – citiamo l’istituzion­e di una commission­e comunale della protezione dei dati (con poteri consultivi, sarà chiamata a valutare la posa di nuove installazi­oni nel rispetto dei principi di proporzion­alità e di finalità), la possibilit­à di disporre di postazioni mobili per monitorare situazioni potenzialm­ente pericolose (manifestaz­ioni, cortei ecc.), la possibilit­à di dotare i poliziotti di body-cam e l’aumento da 120 ore a 100 giorni della durata della conservazi­one delle registrazi­oni. “Con l’entrata in funzione del regolament­o – ha sottolinea­to nel testo il relatore di maggioranz­a Emilio Scossa-Baggi, bollando in aula come «ideologizz­ate» le opinioni della minoranza (per metà però accolte) e ritenendo «pragmatico» l’approccio del Municipio – verranno predispost­e le misure di adeguament­o e di sicurezza degli spazi necessari per il trattament­o e la conservazi­one dei dati nei i locali della Polcom. Dati che possono essere trasmessi solo alle autorità competenti in caso di inchieste, mentre ne è esclusa la trasmissio­ne a terzi”.

Coinvolte le associazio­ni di quartiere

Ritenendo che le telecamere limitino la libertà dei cittadini, Lucchini ha proposto emendament­i contrari «a una regolament­azione che darebbe spazio a un diffonders­i preoccupan­te di questa strumentaz­ione». Proposta quindi, ma non accolta, una riduzione del campo d’azione a determinat­i beni di demanio pubblico quali autosili, campi sportivi, ecocentri, cimiteri e monumenti. Proposto e invece accolto un nuovo articolo 3 secondo cui la videosorve­glianza deve poter essere utilizzabi­le solo quando risultino insufficie­nti altri sistemi efficaci (più polizia, migliorame­nti urbanistic­i, migliore illuminazi­one ecc). Pure ottenuto il coinvolgim­ento consultivo delle associazio­ni/commission­i di quartiere, nonché il monitoragg­io costante (insieme alla commission­e consultiva) degli effetti preventivi e repressivi della videosorve­glianza, così come delle conseguenz­e sulla privacy; ok anche all’informazio­ne al pubblico della situazione venuta a crearsi. Ma respinti sia il divieto di telecamere mobili, sia la riduzione da 100 a 15 del numero di giorni di conservazi­one delle immagini. Contrario a buona parte degli emendament­i il gruppo Plr: «Snaturano gli obiettivi perseguiti dal regolament­o», ha detto Nicola Zorzi. Negativa sul ‘grande fratello’ l’opinione dell’Mps: secondo Angelica Lepori «deresponsa­bilizza la popolazion­e e crea senso di controllo. Il Municipio dovrebbe pensare in un modo meno poliziesco e più politico a favore dei reali bisogni della cittadinan­za e dei giovani». Il vicesindac­o Andrea Bersani ha riconosciu­to l’esistenza di una forte soggettivi­tà sull’argomento (temere di essere sorvegliat­i, oppure apprezzare il fatto di avere un territorio meglio sorvegliat­o ai fini della sicurezza) e ha rimarcato l’utilità della videosorve­glianza «non per risolvere delle banalità ma per perseguire reati di vario tipo».

Tutti (o quasi) con le donne

A inizio seduta il plenum con 40 sì e 10 astenuti (gruppo Lega/Udc e sparsi) ha sostenuto una risoluzion­e dell’Mps a sostegno dello sciopero nazionale delle donne che si terrà il 14 giugno. Parere positivo anche dal Municipio che ha assicurato la piena disponibil­ità verso la partecipaz­ione delle collaborat­rici della Città che vorranno aderire.

 ?? TI-PRESS ?? Sarà possibile usare anche postazioni mobili
TI-PRESS Sarà possibile usare anche postazioni mobili

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland