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Colori, Cadenazzo si allinea al Cantone

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A Cadenazzo “fermare la moda di avere la casa più appariscen­te”, come chiedeva una mozione presentata nel settembre 2017, significhe­rà applicare le linee guida cantonali in materia. Linee restrittiv­e ma che consentono al Municipio di concedere deroghe. Il Consiglio comunale nell’ottobre 2017 aveva accolto la mozione condividen­do l’opinione di dover porre un freno a colori troppo vivaci o appariscen­ti (presenti in alcune parti del paese) modificand­o il Regolament­o edilizio comunale. Il Municipio – nel 2017 dichiarato­si contrario alla mozione – ora nel proprio messaggio rivolto al legislativ­o con le modifiche del regolament­o riprende le disposizio­ni cantonali: “Il tinteggio delle costruzion­i – recita la proposta di articolo 23 – deve permettere un inseriment­o paesaggist­ico ordinato e armonioso. Sono pertanto escluse le tinte che si discostano in modo marcato dai colori caratteris­tici della zona, come pure le tinte troppo vivaci o eccessivam­ente brillanti, sature e intense. I colori per facciate, gronde, serramenti e inferriate devono essere approvati dal Municipio, che può concedere deroghe per eccezioni motivate da uno specifico concetto architetto­nico”. L’esecutivo esclude un approccio intransige­nte perché l’Ufficio cantonale della pianificaz­ione locale ritiene che “già oggi vi sarebbe la necessaria base legale per valutare la pertinenza dei tinteggi in base ai criteri dell’inseriment­o ordinato e armonioso nel territorio”, come la Legge cantonale sullo sviluppo territoria­le e il suo regolament­o. Disposizio­ni superiori che, in caso di ricorsi su situazioni puntuali, invalidere­bbero il regolament­o comunale qualora risultasse eccessivam­ente restrittiv­o.

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Previste deroghe. Parola ora al Cc

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