Delta Resort, il Ps interroga il Municipio
“Quali sono le ragioni che hanno spinto il Municipio a non rilasciare interviste e a declinare l’invito di partecipare alla trasmissione”? Non reputa il Municipio che questo suo modo di agire sia poco comprensibile e lasci ampi spazi per interpretazioni equivoche”? Sono le prime due domande che il gruppo Ps in Consiglio comunale, con un’interrogazione, pone all’esecutivo cittadino in relazione al “caso Delta Resort”, recentemente al centro di un approfondimento di “Falò” della Rsi. Le prime ma non le uniche; e con l’ultima si ipotizza anche la presenza di un reato penale. Andando con ordine, nelle premesse il Ps ricorda che “nel 1997 il Consiglio comunale approvò il Pr del settore 4 che prevedeva l’azzonamento da zona agricola a zona turistico/alberghiera dei terreni attigui al Parkhotel Delta, approvato nel 2004 dal Consiglio di Stato escludendo anche nel futuro altre destinazioni, qualificandolo come uno dei più grossi abusi edilizi mai riscontrati nel Canton Ticino”. I promotori e i loro rappresentanti “dovevano sapere di questo aspetto”, considera il Ps, secondo il quale “fin tanto che i tribunali non avranno emesso un giudizio definitivo, non si potranno accettare sanatorie, compromessi e, che è assolutamente prematuro, nel pieno della vertenza, avanzare richieste di modifica del Piano regolatore”. Alle domande, i socialisti fanno riferimento ad una lettera “scritta, ma mai inviata, pronta per essere sottoscritta dall’allora sindaca e dal segretario comunale aggiunto, dove, a quanto sembra, si autorizzava la vendita degli appartamenti senza l’obbligo dell’affitto”. Lettera che non essendo mai stata ufficializzata, “di fatto non esiste”, aveva notato a suo tempo il Municipio. E allora: “Come mai l’allora rappresentante legale dei promotori avv. Abate ha dichiarato di esserne in possesso? Vista l’ampiezza dei risvolti amministrativi, civili e penali della vertenza, il Municipio aveva avviato una procedura riguardo alla nociva fuga di notizie”? Infine, riguardo al fatto che “diversi appartamenti del Delta Resort sono utilizzati quali residenze secondarie”, il Ps ipotizza l’esistenza di un reato penale che “meriterebbe una puntuale verifica se non una segnalazione al Ministero pubblico”.