Stesso traffico, meno baccano
A Brissago in arrivo la pavimentazione fonoassorbente. Ne guadagnerà la qualità di vita Un grosso cantiere stradale (con posa di nuove sottostrutture) interesserà, da marzo, la strada cantonale. Prima fase, tra le scuole e l’impianto Ofima. In un secondo
Un asfalto “silenzioso”, grazie alla sua capacità di assorbire il rumore prodotto dal rotolamento degli pneumatici e, in parte, pure quello delle onde sonore generate dalla compressione dell’aria sotto la scocca del veicolo. Di conseguenza, in grado di abbattere l’inquinamento acustico (qualche decibel di differenza) per chi è costretto a vivere lungo gli assi viari, migliorando nel contempo la sicurezza e la qualità dell’aria. La pavimentazione fonoassorbente, che il Cantone sta implementando in tutto il Ticino, farà la sua apparizione, presto anche lungo la trafficata cantonale che dalla Dogana di Brissago porta alla centrale idroelettrica dell’Ofima, dall’altra parte dell’abitato. Se è vero che questa misura non ridurrà il numero di veicoli in transito, è vero altresì che la qualità di vita dei residenti ne guadagnerà. «Si tratta di un grosso cantiere – ci spiega Genesio Perlini, capodicastero opere pubbliche nonché alla testa della locale azienda idrica – che verrà portato avanti da Cantone e Comune (con il coinvolgimento della Ses e della nostra Azienda acqua potabile) nei mesi a venire. Procederemo, per ovvie ragioni, per tappe».
Niente rattoppi
«Il problema di fondo con il quale ci siamo trovati confrontati in questo grosso cantiere è quello delle sottostrutture. Al contrario di quanto avviene con l’asfalto convenzionale, dove per un’eventuale riparazione alla rete idrica basta un semplice rattoppo di pochi metri quadrati di pavimentazione, il fondo fonoassorbente richiede la posa di decine di metri di nuovo manto stradale e questo porterebbe a costi d’intervento a nostro carico nettamente superiori. Siccome le nostre condotte dell’acqua posate sotto questa importante via risalgono ai primi anni Settanta, abbiamo optato per la posa di nuove tubature». Il primo lotto interesserà la strada tra le scuole e l’impianto Ofima, circa 1,6 km. «Nel corso del mese di marzo apriremo il cantiere. Ci saranno quindi da calcolare inevitabili disagi alla circolazione fino a giugno, anche se l’impresa lavorerà nottetempo. Il Comune poserà tubature e la Ses si occuperà dell’impiantistica elettrica. Una volta completata la nostra parte di intervento, che per una quarantina d’anni ci assicurerà sottostrutture perfettamente funzionali, toccherà al Cantone posare l’asfalto fonoassorbente, resistente all’invecchiamento e garante di maggiore aderenza. Nuovi marciapiedi e
potenziamento dell’illuminazione pubblica (il tratto è molto battuto da escursionisti e patiti dello jogging) accompagneranno il tutto». La seconda fase toccherà, come detto, il tratto tra la dogana di Stato e il fondo Ida (inizialmente circa 300 metri di collegamento viario): «In questo caso, non solo potenzieremo le
condotte idriche ma procederemo pure alla posa delle nuove canalizzazioni di smaltimento e della Ses. Il Cantone ha già accantonato un importo di un milione di franchi a tale scopo. Lo scavo dovrebbe iniziare dopo le vacanze estive dell’edilizia». Costo globale dell’operazione: 3,22 milioni di franchi, votati dal
legislativo del borgo di confine lo scorso mese di dicembre. Importo dal quale andranno ancora dedotti consistenti sussidi. Gli interventi sono stati progettati dagli Studi di ingegneria Andreotti & Partners e De Giorgi & Partners. Coordinatore dei lavori è Giacomo Fiscalini, responsabile dell’Ufficio tecnico di Brissago.