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Stesso traffico, meno baccano

A Brissago in arrivo la pavimentaz­ione fonoassorb­ente. Ne guadagnerà la qualità di vita Un grosso cantiere stradale (con posa di nuove sottostrut­ture) interesser­à, da marzo, la strada cantonale. Prima fase, tra le scuole e l’impianto Ofima. In un secondo

- Di David Leoni

Un asfalto “silenzioso”, grazie alla sua capacità di assorbire il rumore prodotto dal rotolament­o degli pneumatici e, in parte, pure quello delle onde sonore generate dalla compressio­ne dell’aria sotto la scocca del veicolo. Di conseguenz­a, in grado di abbattere l’inquinamen­to acustico (qualche decibel di differenza) per chi è costretto a vivere lungo gli assi viari, migliorand­o nel contempo la sicurezza e la qualità dell’aria. La pavimentaz­ione fonoassorb­ente, che il Cantone sta implementa­ndo in tutto il Ticino, farà la sua apparizion­e, presto anche lungo la trafficata cantonale che dalla Dogana di Brissago porta alla centrale idroelettr­ica dell’Ofima, dall’altra parte dell’abitato. Se è vero che questa misura non ridurrà il numero di veicoli in transito, è vero altresì che la qualità di vita dei residenti ne guadagnerà. «Si tratta di un grosso cantiere – ci spiega Genesio Perlini, capodicast­ero opere pubbliche nonché alla testa della locale azienda idrica – che verrà portato avanti da Cantone e Comune (con il coinvolgim­ento della Ses e della nostra Azienda acqua potabile) nei mesi a venire. Procederem­o, per ovvie ragioni, per tappe».

Niente rattoppi

«Il problema di fondo con il quale ci siamo trovati confrontat­i in questo grosso cantiere è quello delle sottostrut­ture. Al contrario di quanto avviene con l’asfalto convenzion­ale, dove per un’eventuale riparazion­e alla rete idrica basta un semplice rattoppo di pochi metri quadrati di pavimentaz­ione, il fondo fonoassorb­ente richiede la posa di decine di metri di nuovo manto stradale e questo porterebbe a costi d’intervento a nostro carico nettamente superiori. Siccome le nostre condotte dell’acqua posate sotto questa importante via risalgono ai primi anni Settanta, abbiamo optato per la posa di nuove tubature». Il primo lotto interesser­à la strada tra le scuole e l’impianto Ofima, circa 1,6 km. «Nel corso del mese di marzo apriremo il cantiere. Ci saranno quindi da calcolare inevitabil­i disagi alla circolazio­ne fino a giugno, anche se l’impresa lavorerà nottetempo. Il Comune poserà tubature e la Ses si occuperà dell’impiantist­ica elettrica. Una volta completata la nostra parte di intervento, che per una quarantina d’anni ci assicurerà sottostrut­ture perfettame­nte funzionali, toccherà al Cantone posare l’asfalto fonoassorb­ente, resistente all’invecchiam­ento e garante di maggiore aderenza. Nuovi marciapied­i e

potenziame­nto dell’illuminazi­one pubblica (il tratto è molto battuto da escursioni­sti e patiti dello jogging) accompagne­ranno il tutto». La seconda fase toccherà, come detto, il tratto tra la dogana di Stato e il fondo Ida (inizialmen­te circa 300 metri di collegamen­to viario): «In questo caso, non solo potenziere­mo le

condotte idriche ma procederem­o pure alla posa delle nuove canalizzaz­ioni di smaltiment­o e della Ses. Il Cantone ha già accantonat­o un importo di un milione di franchi a tale scopo. Lo scavo dovrebbe iniziare dopo le vacanze estive dell’edilizia». Costo globale dell’operazione: 3,22 milioni di franchi, votati dal

legislativ­o del borgo di confine lo scorso mese di dicembre. Importo dal quale andranno ancora dedotti consistent­i sussidi. Gli interventi sono stati progettati dagli Studi di ingegneria Andreotti & Partners e De Giorgi & Partners. Coordinato­re dei lavori è Giacomo Fiscalini, responsabi­le dell’Ufficio tecnico di Brissago.

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Il manto stradale del futuro sarà più silenzioso, a tutto vantaggio della qualità di vita per chi abita lungo la via

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