Piano viario, l’Ata ricorda le misure fiancheggiatrici (non attuate) della Vedeggio-Cassarate
Mettere in atto tutte le misure necessarie affinché la quota di transiti con l’auto si riduca per situarsi al livello delle altre città svizzere. È quanto chiede al Municipio di Lugano l’Associazione traffico e ambiente (Ata). Come? Anzitutto, implementando gli interventi pattuiti nel lontano 2001, quando l’associazione ritirò il ricorso contro la galleria Vedeggio-Cassarate (aperta nel settembre 2012) in cambio dell’accordo sulle misure fiancheggiatrici per impedire che un’ulteriore fiumana di veicoli rendesse problematico il traffico in città. Un accordo che, come più volte messo in evidenza dall’Ata, è stato disatteso. Nel frattempo, il caos viario in centro non ha fatto che peggiorare. Di quali misure stiamo parlando? L’Ata ricorda la riduzione dei posteggi in centro a favore del trasporto pubblico e di parcheggi d’interscambio e la creazione di una rete capillare di percorsi ciclabili, chiesta da un’iniziativa popolare, approvata dal legislativo il 4 aprile 2012 e avviata tre anni dopo dall’esecutivo ma non ancora ultimata. Agli occhi dell’Ata, occorre pure migliorare il trasporto pubblico e una gestione del traffico in grado di disincentivare l’attraversamento del centro. L’associazione non condivide la posizione espressa dal vicesindaco Michele Bertini: bisogna trovare soluzioni che tengano conto degli interessi di tutte le parti, non solo della mobilità privata. Altrimenti, la libertà degli uni si scontra con quella degli altri (senz’auto che subiscono inquinamento).