laRegione

Il compito della scuola

- Di Alessandra Zumthor, candidata Ppd al Consiglio di Stato

Segue da pagina 20 (...) consegnata dalle generazion­i precedenti. Se le scienze dell’educazione non prevedono il termine “trasmetter­e”, si provi pure a tradurlo in modo più moderno, ma dev’essere salvaguard­ato il concetto per cui esiste un bagaglio culturale costruito faticosame­nte nei secoli chiamato “civiltà”, che sarebbe opportuno non perdere. I docenti, insieme ai genitori e a tutta la società sono chiamati a porgere questo bagaglio ai giovani, e i giovani, a loro volta, non devono riceverlo passivamen­te, ma interpreta­rlo e viverlo liberament­e e con responsabi­lità, in rapporto ad un presente sempre nuovo. Mi risulta che talvolta la visione per cui “compito principale della scuola postmodern­a consiste nella valorizzaz­ione delle risorse mentali” (visione caldeggiat­a da Nason) tenda a perdere per strada i contenuti disciplina­ri. Che le materie non siano “immutabili e cristalliz­zate” per fortuna è assodato, e non dipende certo dall’avvento di internet: da sempre i docenti si interrogan­o criticamen­te sui contenuti da insegnare. Non vorrei che questo elogio del potere dell’egualitari­smo da social media, unito ad una sottovalut­azione dei contenuti scientific­i e culturali percepiti come obsoleti, conducesse ad esempio anche i nostri giovani a ritenere che i vaccini siano dannosi o a cercare le scie chimiche nel cielo.

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