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Ambrì, è un vero tripudio

Con una prova accorta e ricca di carattere i ragazzi di Luca Cereda espugnano Malley. E i playoff fanno l’occhiolino.

- Di Marco Maffiolett­i

Losanna – Il cielo è sempre più blu. Così cantava il mitico Rino Gaetano, ed è un ritornello che si può tranquilla­mente associare allo stato d’animo dei leventines­i. Perché in casa Ambrì splende davvero il sole. Con i ragazzi di Luca Cereda che fanno incetta di punti, e anche alla quarta uscita stagionale con i vodesi si mettono in tasca il successo pieno. Nella sera in cui, oltretutto, il primo obiettivo, e cioè quella salvezza ormai da tempo sostanzial­mente acquisita, viene matematica­mente raggiunto. Una formalità, in fondo, ma val comunque la pena citarlo.

‘Questa vittoria per noi è un toccasana, dopo le ultime due sconfitte’, dice Adrien Lauper

E ora, appunto, viene il bello. I biancoblù ora sono sesti in classifica, e con il calendario restante decisament­e favorevole (pensando alle sfide interne con Davos e Rapperswil) i playoff sono lì da prendere. Pur se, ovviamente, i membri dello staff e la squadra spengono l’entusiasmo. Ed è giusto così, in fondo, bisogna continuare con quella linea. «Siamo salvi? Obiettivo raggiunto» dice tra il serio e il faceto Adrien Lauper. «Ora continuere­mo a lavorare e alla fine si tireranno le somme: certo che questa vittoria è un toccasana dopo le ultime due sconfitte». L’Ambrì in quel di Losanna sfodera una prestazion­e accorta, fatta di carattere e quantità, e con un Conz davvero in grande spolvero. La prima frazione offre poche emozioni: le due squadre non creano nessuna vera opportunit­à e il risultato a reti inviolate alla prima sirena è logico. Il periodo centrale è invece subito in salita per gli ospiti. Dapprima Fora e soci resistono a 2’ d’inferiorit­à numerica, ma non appena ritrovano la com-

pletezza sul ghiaccio incassano al 23’27’’ il gol d’apertura di Nodari. E appena 1’ più tardi penalità contempora­nee a Müller e Dotti, ma il Losanna non riesce a sfruttare l’occasionis­sima. «Non è la prima volta che resistiamo a questo tipo di situazione: i ragazzi sul ghiaccio nella circostanz­a, penso ad esempio a D’Agostini, hanno bloccato parecchi tiri», spiega Lauper. In sostanza è quello l’episodio decisivo. I ragazzi di Cereda infatti fanno il pieno di fiducia e al 34’01’’ in powerplay colgono il pareggio grazie a un bel tiro al volo di D’Agostini. Sul finire di

tempo, poi, Conz è abile a fermare Vermin. Nell’ultima frazione, con così poche vere chance, s’intuisce che sarà un episodio a decidere la contesa. E quell’episodio arriva al 52’18”: ancora in powerplay, Plastino fa partire una sassata dalla blu e poi esulta. Importante nel frangente il lavoro di Bianchi, abile a coprire la visuale a Zurkirchen. È la rete decisiva, per un Ambrì che nel finale gestisce bene il vantaggio rifugiando­si pure in tante liberazion­i vietate, con Novotny che (dopo averne persi parecchi in precedenza) torna a giganteggi­are agli ingaggi.

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KEYSTONE La gioia di D’Agostini e Plastino, gli uomini della provvidenz­a

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