Pianificazione da rifare
Il Tribunale amministrativo federale accoglie i ricorsi di due cliniche private
È un brusco stop quello che è arrivato ieri alla pianificazione ospedaliera approvata dal Gran Consiglio il 15 dicembre 2015. Uno stop che arriva dal Tribunale amministrativo federale (Taf) di San Gallo con due sentenze, che contano poco più di cento pagine complessive. Due sentenze che accolgono i ricorsi contro la pianificazione presentati dalla Clinica Luganese Moncucco (rappresentata dalle avvocatesse Emanuela Agustoni e Stefania Bernasconi) e della Clinica Santa Chiara (rappresentata da Sirkka Messerli). E il messaggio dal Taf è chiaro: le parti contestate dai ricorsi accolti “sono rinviate all’autorità cantonale affinché proceda ad effettuare una pianificazione ospedaliera conforme al diritto federale”. Con un comunicato, il Dipartimento sanità e socialità spiega come “dalle sentenze emerge che le decisioni sulle attribuzioni dei mandati non possono basarsi su considerazioni estranee alla determinazione oggettiva del fabbisogno, al confronto dell’economicità e alla verifica dei requisiti di qualità”. Requisiti riconosciuti dalla legislazione federale, come si legge nelle conclusioni delle sentenze. In modo particolare, nelle decisioni prese dal Taf il 25 febbraio e notificate ieri, spiega il Dss “sono state criticate l’attribuzione dei mandati agli ospedali pubblici o la possibilità data agli istituti di adempiere ai requisiti richiesti per i singoli mandati entro un congruo lasso di tempo dall’ottenimento degli stessi”. Tutto da rifare quindi, almeno nelle parti relative ai ricorsi inoltrati, e accolti, dalle due cliniche: l’attribuzione dei mandati. Il Cantone, assicura il Dss, “prendendo atto di queste sentenze si adopererà per rivalutare il complesso iter procedurale e le relative competenze nonché per iniziare al più presto il nuovo esercizio pianificatorio, comunque previsto, secondo le indicazioni del Tribunale”. Ad ogni modo, per il Dss quanto arrivato dal Taf aiuterà a “chiarire aspetti procedurali, metodologie di analisi e limiti ammissibili negli interventi pianificatori delle autorità cantonali”. Soddisfazione è espressa dalla Clinica Luganese Moncucco, secondo la quale “la decisione presa dai giudici conferma i dubbi e le riserve sollevate nel ricorso”.