Uss: ‘Salario minimo urge’ Gli Spitex privati insorgono: ecco le cifre
Sul salario minimo per l’Unione sindacale svizzera Ticino e Moesa “l’Autorità cantonale in questi quattro anni non ha saputo concretizzare gli intenti dell’iniziativa”. Di più. “Malgrado l’urgenza di trovare una soluzione dignitosa a un problema che dovrebbe disonorare un Paese civile e ricco, e malgrado una sentenza del Tribunale federale in materia che ritiene legittimo fissare per legge un salario minimo, negli ultimi giorni la Commissione della gestione ha deciso di rinviare il tema a dopo le elezioni di aprile”. Scelta questa che l’Uss “deplora”, e che “dimostra miopia da parte del mondo politico e scarso interesse per un grave problema sociale”. Ma le bordate firmate da Graziano Pestoni non finiscono qui. La decisione di far slittare la discussione “dimostra pure disprezzo per le nostre istituzioni, fondate sul rispetto dei principi democratici. Nulla può infatti giustificare un ritardo di quattro anni nel dar seguito a una decisione popolare”. Insomma, per l’Uss così non si può andare avanti: “3’000 franchi per vivere non sono sufficienti”. “I rimproveri sollevati fanno di ogni erba un fascio, non sono corretti e sono privi di qualsiasi fondamento”. L’Associazione Spitex privata Svizzera (Asps) non ci sta: “Non può accettare gli articoli giornalistici tendenziosi pubblicati in Ticino sulle organizzazioni Spitex private”. Il fatto che la Commissione sanitaria del Gran Consiglio, scrive l’associazione, “intenda aggiungere altre condizioni alle attuali disposizioni regolatorie, già molto dettagliate, farà tutt’al più aumentare i costi”. I clienti Spitex “non possono pertanto aspettarsi alcun valore aggiunto da simili interventi”. In Ticino negli anni 20152017 le aziende Spitex pubbliche e private, prosegue la nota, hanno fornito in media oltre 962mila ore di cura, “delle quali 194mila da parte di operatori Spitex privati, per una quota pari al 21 per cento”. I costi per il Cantone e i Comuni ammontano complessivamente a 32,28 milioni di franchi all’anno. Di questi “solo 750mila franchi sono andati a organizzazioni private”, ossia circa il 2,3 per cento. “Sappiamo da altri Cantoni che l’obbligo di fornire prestazioni non dovrebbe costare più del 15-20 per cento in più dell’importo del finanziamento residuo”. Le organizzazioni private, sottolinea l’associazione, “sono pertanto sotto finanziate e quelle pubbliche sovrafinanziate”. Il Cantone Ticino “viola pertanto le direttive della legge federale sull’assicurazione malattie LaMal”. Non solo: “L’intenzione della Commissione sanitaria di aumentare le regole per procedere contro le aziende Spitex private non è in alcun modo efficace”. Le autorità di sorveglianza “possiedono sufficienti mezzi legali per eseguire controlli e per imporre sanzioni in caso di violazioni”.