Sondaggio sul clima tra i membri del Plr
Il Partito liberale radicale (Plr) effettuerà un sondaggio tra i suoi 120mila membri per tastarne il polso sulla politica climatica e ambientale. I risultati serviranno a elaborare una presa si posizione ufficiale. La decisione in tal senso è stata presa ieri all’unanimità dalla Conferenza dei presidenti dei partiti cantonali, riunita a Lucerna. I risultati di questa indagine “unica nella storia del Plr” saranno presentati ai delegati il 22 giugno sotto forma di un documento programmatico con l’intento di dare “maggiore importanza alla politica climatica e ambientale”, ha indicato il partito in un comunicato diffuso ieri. Secondo il Plr, un intervento efficace in questo ambito “deve essere ecologicamente appropriato, ma anche socialmente accettabile ed economicamente sostenibile”. Inoltre, anche “le generazioni attuali e future devono poter approfittare di risorse naturali preservate”. Il partito non è però “disposto a sostenere nuovi divieti o misure utopiche che rischiano di essere rifiutati e dalla popolazione”, si legge nella nota. A metà febbraio la presidente del Plr Petra Gössi aveva annunciato che il suo partito avrebbe cambiato rotta sulla legge sul CO2 a favore di un compromesso. Secondo Gössi è ovvio che “la politica può essere adattata” se il Plr vuole una azione efficace in favore del clima. Le intenzioni della presidente hanno incontrato la resistenza di diversi parlamentari federali del partito. Contemporaneamente, Gössi aveva annunciato il sondaggio tra i membri. Intanto, sempre ieri, proprio Petra Gössi ha deciso di mettere fine alle voci che la ipotizzavano candidata al Consiglio degli Stati. La consigliera nazionale svittese ha infatti annunciato ieri di volersi ricandidare, dopo due legislature, al Nazionale. Lo ha indicato la stessa 43enne, domiciliata a Küssnacht am Rigi nel Canton Svitto, citata in un comunicato diramato ieri su suo mandato. Giustifica la sua decisione con il fatto che è al Nazionale che i partiti stabiliscono i loro orientamenti politici. “Inoltre intendo profilarmi ulteriormente sul piano professionale”, ha indicato la politica, attiva come giurista.