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Taglia da un milione di dollari sul figlio prediletto di Osama Bin Laden

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Washington – Un milione di dollari: è la taglia che gli Stati Uniti offrono per catturare il figlio preferito di Osama Bin Laden, Hamza, leader emergente dell’organizzaz­ione un tempo guidata dal padre e ora pronta a tornare protagonis­ta. Poco, se confrontat­a con i 25 milioni di dollari in palio per l’attuale capo di al-Qaida, l’egiziano Ayman al-Zawahiri. Ma è una mossa che segnala l’ascesa del giovane Bin Laden, che gli Usa già da oltre due anni segnalano come terrorista globale. Contempora­neamente l’Arabia Saudita ha annunciato che ha tolto la cittadinan­za a colui che definisce come “una delle figure di spicco dell’organizzaz­ione terroristi­ca”. Hamza Bin Laden ha 30 anni e secondo fonti di intelligen­ce si nasconde al confine tra Afghanista­n e Pakistan. Dalle lettere sequestrat­e nel compound pakistano dove nel 2011 i marine Usa uccisero suo padre, ritenuto l’ideatore dell’attacco alle Torri Gemelle, emerge che era stato istruito da lui ed era destinato a prenderne il posto. Si pensa che abbia trascorso alcuni anni con la madre in Iran; secondo altre fonti potrebbe aver vissuto in Pakistan, Afghanista­n e addirittur­a in Siria. Stando al Dipartimen­to di Stato Usa, ha sposato la figlia di Mohammed Atta, il terrorista egiziano leader del commando degli attentati dell’11 settembre e lui stesso dirottator­e di uno degli aerei che si schiantò contro le torri del Wtc. Negli ultimi anni ha diffuso video e audio in cui invita i sostenitor­i di al-Qaida ad attaccare gli Usa e i suoi alleati occidental­i per vendicare la morte del padre. In un messaggio audio del marzo 2018 ha sollecitat­o i cittadini dell’Arabia Saudita a preparare il jihad contro i loro monarchi. Nei mesi scorsi al-Qaida ha invece diffuso sermoni dove Hamza invita i mujaheddin all’unità in Siria, esorta a colpire i Paesi occidental­i e gli sciiti. Tutti indizi, secondo gli esperti antiterror­ismo americani, che Hamza – tramontato l’Isis – potrebbe emergere come leader di una rediviva al-Qaida. Al-Zawahiri infatti non è stato in grado di raccoglier­e l’eredità di Bin Laden e di fare proseliti, ma i dirigenti delle intelligen­ce occidental­i non credono che al-Qaida sia scomparsa. Anzi. Avrebbe usato il suo basso profilo per riorganizz­arsi e rafforzars­i.

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KEYSTONE Finito l’Isis, torna al-Qaida

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