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Valsolda, arrestato il sindaco

Giuseppe Farina, titolare dello Studio associato, è accusato di corruzione e violazione edilizie Avrebbe ricevuto mazzette e altre promesse di denaro affinché promuovess­e l’acquisto di un terreno da parte del Consiglio comunale

- Di Marco Marelli/Red

Per una mazzetta di 25mila euro e altro ancora, ieri mattina, è stato arrestato il primo sindaco d’Italia, per coloro che arrivano dal Ticino, transitand­o dalla dogana di Gandria: Giuseppe Farina, primo cittadino di Valsolda, architetto, nonché contitolar­e in paese di uno studio di progettazi­one. Corruzione e violazioni edilizie. Oltre a Farina in carcere è finito anche il suo socio dello Studio associato. In tutto sono sette gli arresti domiciliar­i. Questi ultimi sono considerat­i corruttori. I provvedime­nti restrittiv­i sono stati eseguiti dagli uomini della Guardia di finanza di Erba nelle province di Como, Sondrio, Milano e Roma. Numerose, le perquisizi­oni domiciliar­i che hanno consentito di acquisire una copiosa documentaz­ione. Fra le persone finite ai domiciliar­i, tutti proprietar­i di terreni e immobili a Valsolda, anche uno svizzero-tedesco. Il sistema di corruzione, come ha sostenuto ieri il procurator­e di Como Nicola Piacente, nel corso della conferenza stampa, ha portato a un’esplosione del volume d’affari dello studio di Giuseppe Farina nel momento in cui, nel 2011, è stato eletto sindaco per la prima volta (nel 2016 la conferma): 77mila euro il reddito salito a 198mila euro nel 2013 e attorno ai 160mila euro negli anni successivi. Stando all’accusa sostenuta del pm Pasquale Addesso, sostituto procurator­e, Giuseppe Farina avrebbe rilasciato concession­i edilizie, in sfregio alle norme di legge e al piano regolatore, visto che il primo cittadino ha “potuto interferir­e nelle scelte urbanistic­he del Comune e di orientarne l’esito”. Il sindaco è accusato “di avere accettato la promessa di denaro e altre utilità economiche” dal proprietar­io di un terreno in una zona a rischio idrogeolog­ico perché promuovess­e l’acquisto con l’approvazio­ne da parte del Consiglio comunale.

Gli episodi risalgono al 2018

Gli episodi di corruzione accertati sono sei – l’inchiesta è iniziata dopo la segnalazio­ne dei carabinier­i-forestali – e risalgono al 2018. Anno in cui il sindaco di Valsolda e il suo socio avrebbero ricevuto la mazzetta di 25mila euro e la promessa di altro denaro. A supporto dell’accusa numerose intercetta­zioni telefonich­e e ambientali. Le sette persone finite ai domiciliar­i, indicati come corruttori, sono accusati anche di aver pagato Farina e il socio dello studio. Le licenze edilizie riferite ai sei episodi contestati sono state nel frattempo annullate. In alcuni casi sono già stati costruiti gli immobili che probabilme­nte saranno demoliti.

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Era il 2012 durante l’inaugurazi­one della strada statale 340 Regina

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