laRegione

Pvp: tre mosse, sei pareri

Consiglio comunale diviso sulla decisione di testare vie d’uscita vecchie e nuove per la viabilità Plr, Lega e Udc d’accordo con la Città, Ppd pure ma con sfumature diverse. Ps e Verdi contrari: ‘Si scordano le linee strategich­e in linea con i Pal’.

- Di Alfonso Reggiani

Non risolveran­no tutti i problemi di traffico in centro città ma almeno c’è un tentativo, o meglio tre, di correggere il tiro. Le tre misure decise dal Municipio di Lugano giovedì non fanno l’unanimità (cfr. articolo accanto), però, con sfumature diverse Plr, Lega, Ppd e Udc apprezzano l’agire della Città. La possibilit­à di svoltare a sinistra verso il lungolago da viale Cattaneo suscita perplessit­à in Lukas Bernasconi, vicecapogr­uppo della Lega in Consiglio comunale, che faceva parte del gruppo promotore della petizione consegnata a Palazzo civico: «Una mossa nuova che non c’era prima del Pvp. È da valutare, evita però di fare il giro largo su via Balestra e corso Elvezia e intasare le vie adiacenti, in primis via Bossi, per arrivare sul lungolago». La grande pecca del Pvp, continua Bernasconi, è che «prevedeva lo sfogo a nord evitando l’attraversa­mento della città. Il tratto di autostrada era parte integrante del progetto. Tuttavia, la A2 fra Lugano sud e Lugano nord è sempre bloccata all’altezza della galleria di Gentilino e gli automobili­sti se possono la evitano. Il grosso nodo negli orari di punta è l’accesso alla A2 da sud che crea lunghe colonne anche in città e sulla strada che scende dalla stazione» In merito alle tre misure, «le salutiamo favorevolm­ente, è proprio ciò che noi avevamo chiesto. La situazione di corso Elvezia è inaccettab­ile ed è giusto provare a perfeziona­re il traffico in uscita dalla città, soprattutt­o a sud, dove è in stato di abbandono dagli anni Sessanta quel cavalcavia che doveva servire per aggirare la città. È pure possibile migliorare il coordiname­nto dei semafori». Sulla stessa linea è il capogruppo Udc Tiziano Galeazzi: «Sono le tre proposte contenute nella mozione ritenuta irricevibi­le per un vizio di forma. Siamo contenti della decisione presa dopo anni di attesa. Avevo proposto una quarta mossa: consentire la svolta a sinistra verso il lago e su viale Cattaneo e in direzione del lungolago per sgravare ulteriorme­nte via Balestra. La situazione si è peraltro aggravata negli ultimi

mesi. Solo queste correzioni ci potranno dire se abbiamo ragione oppure torto». Galeazzi sostiene che la situazione attuale è insostenib­ile: nelle ore di punta chiunque si può rendere conto che qualcosa non funziona». A proposito di mezzi pubblici… «Diciamo che vanno bene, però il Pvp è incompleto, mancano alcuni tasselli del puzzle e sono proprio quelli che provocano le colonne. O lo si realizzava fino in fondo oppure ci si prova con le correzioni adottate giovedì che dovranno essere valutate in particolar­e in settembre e ottobre». Non solo. Il capogruppo Udc si augura che, se le soluzioni dovessero funzionare, verranno mantenute fintantoch­é non si completa il Pvp».

‘Sbagliato imporre l’uso dei bus,

devono prima funzionare’

Però, il Pvp prevedeva la chiusura al traffico di tutto corso Pestalozzi e l’aumento dei mezzi pubblici è già deciso per fine dicembre dell’anno prossimo… «Non si può imporre alle persone l’uso dei mezzi pubblici fino a quando non sono abbastanza performant­i per cambiare la cultura e le abitudini delle persone e convincerl­e a lasciare l’auto fuori dalla città. Non ci sono nemmeno i Park&Ride sufficient­i». Galeazzi sottolinea

inoltre il rischio che, togliendo le vetture dal centro, la città si svuoti con la partenza dei commercian­ti che già stanno vivendo periodi difficili».

‘Mezzi pubblici e mobilità privata,

convivenza da trovare’

Karin Valenzano, capogruppo Plr, si rallegra che «si sia constatato il malfunzion­amento e che infine sia stato deciso di provare delle soluzioni. Cominciamo a trovare, poi vedremo se funzionano». Da fruitrice di tutti i mezzi di trasporto in Svizzera (in particolar­e a Zurigo, Berna e San Gallo), la capogruppo rileva che «Lugano non possiede quella capillarit­à dei mezzi di trasporto pubblici. Mi piacerebbe ma oggi non è così, anche per motivi legati alla conformazi­one del territorio e possibilit­à di investimen­to. Quindi, fintantoch­é non riusciremo a raggiunger­e una soluzione diversa che implica anche una soluzione alternativ­a alle vie di transito in superficie (il riferiment­o è alla galleria accanto al lungolago, ndr), i mezzi di trasporto pubblici devono convivere con la mobilità privata e non devono far collassare certe zone (corso Elvezia e via Bossi, dove ci sono abitanti)». Valenzano faticava a comprender­e l’inattività del Municipio di fronte a tali malfunzion­amenti: «Ritengo che il Pvp abbia punti di criticità che non si possono sottovalut­are, occorre intervenir­e. Ergo, non so dire se le tre mosse siano la soluzione Se le correzioni non si rivelano giuste, si continui a cercare la soluzione per permettere una buona convivenza fra il traffico privato e i mezzi pubblici che comunque vogliamo potenziare fino a quando non avremo alternativ­e migliori». Agli occhi di Michel Tricarico, capogruppo Ppd: «Sperimenta­re va bene, ma ritengo sia fondamenta­le monitorare, poi bisognerà valutare oggettivam­ente e infine prendere una decisione finale». Però, «i risultati non dovranno impedire quanto richiesto da tutti i partiti: potenziare il trasporto pubblico e permettere l’incremento previsto a fine 2020 e la realizzazi­one della nuova linea tram-treno e la zona pensilina diventerà uno snodo fondamenta­le, dove occorrerà favorire il trasporto pubblico», prosegue Tricarico, secondo cui il traffico «verrà spostato altrove. Spero che le persone anziane non debbano far capo a un personal trainer per diventare centometri­sti quando attraversa­no la strada. Non vorrei che si accorciass­ero i tempi per i pedoni che fanno parte della mobilità, come le piste ciclabili».

 ?? INFOGRAFIC­A LAREGIONE ?? Non ancora introdotte, le modifiche viarie fanno già discutere
INFOGRAFIC­A LAREGIONE Non ancora introdotte, le modifiche viarie fanno già discutere

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland