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Adesso sì che è quasi fatta

Battendo lo Zugo, il Lugano compie il passo forse decisivo verso i playoff: oggi a Davos ha la possibilit­à di ratificarl­i

- di Moreno Invernizzi

Lugano – Finisce con Klasen che, richiamato a gran voce dal pubblico della Nord, si concede un ultimo giro sotto la curva. E, soprattutt­o, finisce nel migliore dei modi per il Lugano, che mettendo sotto per 5-3 lo Zugo alla Cornèr Arena compie il passo forse decisivo per l’accesso ai playoff. Un traguardo che potrebbe diventare realtà già oggi a Davos. O per via diretta (ossia battendo i grigionesi), oppure grazie ai risultati delle altre piste (e in particolar­e quelle di Losanna (dove sarà impegnato il Friborgo) e Zurigo (con i Lions che ospiterann­o il Rapperswil). E intanto, appunto, il Lugano si gode questo successo, meritato e praticamen­te mai messo in discussion­e dalla formazione di Dan Tangnes, fatta forse eccezione per la prima parte del confronto, quando lo Zugo propone sì qualcosa in più rispetto agli uomini di Ireland, ma con questi ultimi che si rivelano più cinici ed efficaci sotto la porta avversaria. In gol con Hofmann già dopo appena 71” (inutile il Coach Challenge chiesto da Tangnes che brucia così in partenza il suo timeout), i bianconeri si fanno riprendere

a metà del primo tempo (dopo una rete annullata a Thiry) dalla conclusion­e da posizione defilata di Everberg con lo Zugo in situazione di superiorit­à numerica. Ma da quando Sannitz al 18’50” scarica il potente tiro che batte Aeschliman­n per il punto del 2-1 in poi, il Lugano farà gara davanti per

tutto il resto del confronto. Portandosi prima sul 3-1 con Walker (in tuffo), e poi sul 4-2 con Klasen (dopo il punto dello Zugo siglato da Suri) in un tempo centrale che i padroni di casa giocano decisament­e con altro piglio rispetto alla prima frazione: più combattivi e pericolosi e ben attenti in difesa. Arrivata a una manciata di secondi dalla seconda pausa, la rete dello svedese, che batte il portiere con un preciso polsino dalla lunga distanza, è un’autentica mazzata per lo Zugo, che ritrovatos­i nuovamente in ritardo di due reti, quando si ripresenta in pista per gli ultimi 20’ appare quasi scarico. Troppo passivo per imbastire una vera reazione. E quando Tangnes prova a togliere il portiere, addirittur­a a poco meno di 5’ dal termine, Morini lo castiga centrando la porta sguarnita dal suo settore di difesa. Il 5-3 di Klingberg, qualche secondo dopo, non muta solo la sostanza del punteggio, ma non il succo.

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TI-PRESS/GIANINAZZI Il 3-1 di Walker ha indirizzat­o la sfida

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