Peier non si ripete, a fare festa è la Polonia
Killian Peier non ha ripetuto l’exploit del concorso dal grande trampolino, quando si era messo al collo la medaglia di bronzo. A Innsbruck dal piccolo trampolino il vodese ha chiuso soltanto al decimo posto, al termine di un concorso che ha riservato molte sorprese, anche a seguito delle avverse condizioni atmosferiche (fitta nevicata). Il titolo è andato al polacco Dawid Kubacki che ha preceduto il connazionale Kamil Stoch e l’austriaco Stefan Kraft. Eppure, Peier dopo il primo salto (98,5 metri) occupava la quarta posizione a due punti e mezzo da un podio che vedeva il giapponese Kobayashi al comando davanti al tedesco Geiger e allo sloveno Jelar. Peier non è però andato al di là dei 98 metri nel secondo esercizio. Il secondo salto, in effetti, ha rivoltato la classifica come un calzino, non soltanto per ciò che riguarda Peier. Kubacki, ad esempio, a metà concorso si trovava addirittura in 25ª posizione, ma a parte Kraft (9°), nessuno dei primi cinque della classifica finale faceva parte dei migliori 10 dopo il primo salto. Le condizioni atmosferiche andate peggiorando hanno così stravolto la classifica. Kobayashi, Geiger e Jelar non sono andati oltre i 92,5 metri, mentre Kubacki, Stoch e Kraft hanno tutti superato i 100 metri. Sul fronte elvetico, da segnalare il 12° posto di Simon Ammann con salti di 93 e 100 metri.
Staffetta, la Norvegia domina
La Norvegia si è laureata campione del mondo nella staffetta maschile 4x10 ai Mondiali di Seefeld. Iversern, Sundby, Röthe e Klaebo hanno dominato la prova e l’ultimo frazionista ha tagliato il traguardo in solitaria dopo essersi liberato anche di Ustiugov, quarto membro della staffetta russa che ha comunque ottenuto la medaglia d’argento. Sul gradino più basso del podio, proprio come un anno fa a Pyeongchang, è salita la Francia, con Jouve che allo sprint ha superato il finlandese Hyvarinen. Nessuna soddisfazione particolare per la Svizzera, che ha chiuso all’ottavo posto a 1’50” dai vincitori, ma a un secondo e mezzo dalla sesta posizione occupata dalla Germania. Ueli Schnider, Jonas Baumann, Dario Cologna e Toni Livers non sono mai entrati in linea di conto per una medaglia, nonostante la buona terza frazione di Cologna.