Sguinzagliati
Wil – Movimento e contatti sociali sono essenziali per il benessere dei cani: il divieto di lasciarli correre nei boschi deciso dalle autorità di Wil (canton San Gallo), oltre ad essere poco sensato, viola l’ordinanza federale sulla protezione degli animali. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo sangallese, accogliendo un ricorso presentato da associazioni animaliste contro il nuovo regolamento di polizia della località. Il Consiglio comunale di Wil nel 2016 aveva inasprito le norme di polizia: una delle nuove disposizioni prevede l’obbligo di usare il guinzaglio, tutto l’anno, persino nelle foreste e ai margini dei boschi. La normativa ha subito suscitato lo scontento di proprietari di cani e di amanti degli animali. A Wil i quadrupedi già devono essere portati al guinzaglio su strade, sentieri e piazze e in tutti gli spazi verdi pubblici e nei parchi della città: vietando loro di correre anche nei boschi non vi è più di fatto alcun luogo dove lasciar goder loro di sano esercizio fisico, sottolineano i ricorrenti. Il regolamento – enfatizzano – non rispetta quanto prescritto dall’ordinanza federale, secondo la quale “per quanto possibile i cani devono potersi muovere senza guinzaglio”. Il Tribunale amministrativo sangallese – stando alla sentenza pubblicata ieri – ha accolto le loro rivendicazioni, giudicando troppo restrittivo il divieto di lasciar correre liberi i cani in boschi e margini boscosi. La città dovrà ora correggere il tiro, se non vi sarà un ricorso al Tribunale federale. In Svizzera solo Glarona conosce un obbligo di utilizzare il guinzaglio in foreste e margini boscosi tutto l’anno: nel cantone centro-orientale le disposizioni sono tuttavia meno severe rispetto a quelle adottate da Wil.