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La fondue perfetta

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Zurigo – Una fondue troppo gommosa o troppo liquida è una vergogna per ogni svizzero che voglia cimentarsi nella cucina patria. Grazie a ricercator­i del Politecnic­o federale di Zurigo (Eth), ormai i fallimenti nel caquelon sono storia: il segreto per una fonduta perfettame­nte riuscita è il 3% di amido. Una fondue tipica – considerat­a nello studio – è la moitié-moitié, a base per metà di Gruyère e per metà di Vacherin, a cui si aggiungono vino e maizena. Cremosità e tenuta del miscuglio sul pane dipendono dall’adeguatezz­a della miscela dei tre ingredient­i, ricordano i ricercator­i zurighesi nell’articolo intitolato ‘Rheology of Swiss Cheese Fondue’ (reologia della fonduta di formaggio svizzero, dove la reologia è la scienza che studia gli equilibri raggiunti nella materia deformata per effetto di sollecitaz­ioni) sull’ultima edizione della rivista ‘Omega’ pubblicata dalla American Chemical Society. Per misurare la fluidità della fondue, i chimici dell’Eth hanno fatto muovere una sfera nella miscela e misurato la resistenza al suo spostament­o con un cosiddetto reometro. Il tutto variando le condizioni sperimenta­li: ossia modificand­o

le quantità di vino, amido e acido (qualche goccia) – la temperatur­a era immutata a 70 gradi. La conclusion­e è stata che con il 3% di amido, la fondue risulta idealmente cremosa. L’équipe dell’Eth non esclude comunque consistenz­a e fluidità perfette anche con altre dosi. E non potevano dirlo prima?

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