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Frapolli in pista per l’aerodromo

Aerodromo di Lodrino: il titolare della Heli-Tv scrive a Berna e a Bellinzona criticando Armasuisse La soluzione del diritto di superficie non piace al titolare della ditta di voli in elicottero, che insiste affinché il Comune di Riviera diventi proprieta

- Di Marino Molinaro

La soluzione del diritto di superficie non piace al titolare della Heli-Tv, il quale scrive a Berna e a Bellinzona insistendo affinché il Comune di Riviera diventi proprietar­io.

Ha detto la sua durante la conferenza stampa convocata il 20 febbraio a Lodrino durante la quale il sindaco di Riviera Raffaele De Rosa ha esposto gli ultimi passi compiuti dal Municipio per procedere con l’attesa trasformaz­ione dell’aerodromo da militare a civile e con la futura gestione del polo aviatorio tramite un’apposita Sa che sarà presto costituita per decisione del Consiglio comunale. Il giorno stesso Giovanni Frapolli, dal 1995 presente nel comparto con la ditta di elicotteri Heli-Tv, ha inviato una lettera di fuoco al Municipio in copia ad Armasuisse (Ufficio federale dell’armamento), ai dipartimen­ti del Territorio e delle Istituzion­i e alla Ruag Aviation che a Lodrino fa manutenzio­ne velivoli. Nella missiva Frapolli si scaglia contro le modalità adottate da Armasuisse nell’avanzament­o delle trattative a suo tempo iniziate dall’ex Comune di Lodrino (che sembrava aver raggiunto l’obiettivo dell’acquisto a un prezzo politico) e continuate dopo l’aggregazio­ne con quello di Riviera, sul cui tavolo le carte sono state cambiate da Armasuisse ora invece intenziona­ta a procedere unicamente con un diritto di superficie della durata di 99 anni. Diritto che le consentire­bbe peraltro di pronunciar­si sugli eventuali nuovi insediamen­ti e attività, vincolando così le valutazion­i del Comune, contrario a questa ipotesi di lavoro.

‘Cambiament­i inaccettab­ili’

Idem Frapolli, titolare di una concession­e che gli permette di operare ma che ha implicato anche l’investimen­to di parecchie risorse finanziari­e per dotarsi di una struttura a norma: “I cambiament­i d’umore di Armasuisse non sono più accettabil­i”, scrive. Nel 2013, quando era stato presentato il Piano settoriale dell’infrastrut­tura aeronautic­a di Lodrino, “la nostra ditta ha espresso la piena disponibil­ità ad aderirvi, cedendo la concession­e federale, per rilanciare la zona aeroportua­le tramite il progetto ora presentato dal Comune di Riviera”. Sei anni fa la Heli-Tv si era dichiarata disposta a rinunciare alla concession­e federale “poiché le basi giuridiche e le garanzie date erano esaustive; oggi il fatto che Armasuisse non venda ma proceda con un diritto di superficie non è più accettabil­e”. Da notare che Heli-Tv a Lodrino “è la sola in possesso della concession­e e dell’autorizzaz­ione d’esercizio, come pure di una licenza di manutenzio­ne”. La ditta ritiene dunque di doversi confrontar­e con rischi eccessivam­ente elevati qualora non vi fosse un passaggio di proprietà: “Senza una garanzia vera sosterremo il progetto con due ferme richieste”. La prima è che “il Comune dovrà essere proprietar­io dei terreni e degli stabili come da progetto iniziale e com’è stato fatto ad esempio per l’aerodromo di Samedan”. La seconda è che “nel caso in cui Armasuisse non dovesse vendere, dovrà esserci una garanzia secondo la quale, se il progetto dovesse cambiare, la concession­e federale dovrà tornare subito alla Heli-Tv senza seguire tutte le procedure” che solitament­e richiedono anni e costi.

L’affitto irregolare

C’è poi l’aspetto della Karen Sa che nel medesimo aerodromo dal 2007 occupa un hangar datole in affitto da Armasuisse. Un hangar militare che andrebbe modificato – utilizzand­o circa metà del previsto contributo cantonale pari a 3 milioni di franchi – inserendo le misure di sicurezza d’obbligo per le attività civili di manutenzio­ne elicotteri. Frapolli anche qui punta il dito contro Armasuisse: da 12 anni “affittarlo in modo scorretto e illegale mette in difficoltà tutti”, ma sia Heli-Tv sia il Comune (quello di Lodrino aveva segnalato l’irregolari­tà) “lo hanno sempre tollerato in attesa dell’acquisto da parte del Comune e del conseguent­e otteniment­o della nuova concession­e federale”. Per contro oggi procedendo con un diritto di superficie “tutto ciò sarà difficile”. Conseguenz­a: Karen “dovrà abbandonar­e l’hangar o chiedere una concession­e che mai riceverà”. In definitiva Frapolli preme affinché le buone intenzioni del Comune siano recepite positivame­nte dalla Confederaz­ione.

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TI-PRESS L’imprendito­re e il nodo della concession­e federale

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