Aria viziata in due scuole su tre
Risultati negativi emergono da un’indagine dell’Ufsp. Il consiglio: spalancare le finestre.
In due terzi delle scuole svizzere la qualità dell’aria è insufficiente e può causare mal di testa e stanchezza agli allievi. È quanto emerge da uno studio svolto dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) e pubblicato ieri. Basta però spalancare le finestre durante le pause per migliorare di molto la situazione.
Le aule scolastiche spesso accolgono molte persone contemporaneamente per diverse ore e si accumulano vari tipi di sostanze rilasciate attraverso la respirazione, tra cui anche l’anidride carbonica (CO2). Se la qualità dell’aria è insufficiente, la capacità di concentrazione e le prestazioni degli scolari ne risentono, spiega l’Ufsp in un comunicato. Le misurazioni, effettuate in cento aule scolastiche (94 senza impianto di ventilazione automatico) nei Grigioni, Vaud e Berna, hanno rivelato che la qualità dell’aria era molto buona solo in due classi e “sufficiente” in un terzo dei locali. In un terzo dei casi la qualità dell’aria è risultata problematica per il 30% o più del tempo totale di insegnamento. Per ovviare a questi inconvenienti è buona regola aprire completamente le finestre ad ogni pausa e prima delle lezioni. L’aria viziata infatti è dovuta principalmente alla mancanza di aerazione, ma a volte anche a locali troppo piccoli rispetto al numero di studenti. L’Ufsp ha così sviluppato un simulatore di aerazione (Simaria) che permette di valutare la qualità dell’aria durante la giornata, a seconda delle dimensioni della classe e del numero di studenti.
Le associazioni di insegnanti hanno chiesto alle autorità federali, cantonali e comunali di garantire il rispetto degli standard legali sottolineando di aver “segnalato da tempo che la qualità dell’aria in molte classi è inaccettabile”. Dopo 15 minuti di lezione, i valori limite per il CO2 possono essere superati.
Le due associazioni hanno stilato un catalogo di misure: misurazioni regolari nelle aule, limitazione del numero di alunni, rispetto delle norme di legge in edifici nuovi o ristrutturati, sistema di gestione della salute in ogni scuola e controlli regolari. Devono inoltre essere adottate misure strutturali per garantire che il valore raccomandato non venga superato. (cfr.