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In rosso i conti della Banca nazionale

L’esercizio 2018 si è chiuso con una minusvalen­za di quasi 15 miliardi di franchi

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Berna – Dopo un utile record di 54,4 miliardi di franchi nel 2017, la Banca nazionale svizzera (Bns) ha chiuso il 2018 in rosso, come già preannunci­ato. La perdita di 14,9 miliardi di franchi, conseguenz­a di un risultato negativo di circa 16,3 miliardi sulle posizioni in valuta estera, non mette in discussion­e il versamento di due miliardi di franchi a Confederaz­ione e Cantoni.

Le riserve auree di 1’040 tonnellate della Bns, che rappresent­ano circa il 5% del bilancio della banca centrale, hanno accusato una perdita di valore di 300 milioni di franchi, indica una nota diramata dalla banca, che conferma la prima stima del risultato annuale pubblicata il 9 gennaio. A fine 2018, il chilo d’oro valeva 40’612 franchi, contro 40’859 franchi un anno prima, con un calo dello 0,6%. Le posizioni in franchi hanno generato un utile di due miliardi, principalm­ente dovuti ai tassi di interesse negativi sui depositi a vista delle banche commercial­i presso l’istituto emittente. L’ammontare è rimasto stabile rispetto allo scorso anno. I risultati della Banca nazionale sono fortemente esposti all’evoluzione dei mercati finanziari, delle valute e dell’oro e presentano dunque forti oscillazio­ni da un anno all’altro. Nel 2017 la Bns aveva chiuso l’esercizio con un utile record di 54,4 miliardi di franchi, più che raddoppiat­o rispetto ai 24,5 miliardi di franchi del 2016, e dopo una perdita di 23,3 miliardi di franchi nel 2015.

Come nell’esercizio precedente, il risultato delle posizioni in valuta estera, che nel 2017 aveva generato un utile di 49,7 miliardi di franchi, ha avuto un forte impatto sulla performanc­e globale. Il risultato negativo dell’esercizio 2018 non sorprende: la Bns ha riportato nel solo terzo trimestre una perdita di 12,94 miliardi, dopo che l’istituto emittente aveva chiuso i primi sei mesi dell’anno con un utile di 5,1 miliardi.

Su titoli e strumenti di debito – si legge nella nota – è stata registrata una minusvalen­za di 5,6 miliardi di franchi. Inoltre, il contesto borsistico negativo ha determinat­o una perdita di 12,4 miliardi di franchi su titoli e strumenti di capitale. Le perdite di cambio si sono attestate complessiv­amente a 11,3 miliardi di franchi. A ciò si contrappon­gono proventi per interessi pari a 9,6 miliardi di franchi e dividendi per 3,4 miliardi.

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