laRegione

Comunali in esubero, congelo

Campione d’Italia: i giudici del Tar del Lazio entreranno nel merito del ricorso dei dipendenti a novembre

- di Marco Marelli

La decisione del Tribunale amministra­tivo regionale di sospendere e rinviare al 19 novembre la decisione chiama ora in causa il governo.

E la Federgioco: ‘Commissari­o straordina­rio subito’.

La decisione del Tar del Lazio di congelare sino al 19 novembre gli esuberi dei 74 dipendenti del Comune di Campione d’Italia chiama direttamen­te in causa il governo gialloverd­e, che, pur essendo stato ripetutame­nte interpella­to non ha mai dato risposte esaustive. La soluzione dei problemi dell’enclave, precipitat­a in un inestricab­ile girone dantesco, inevitabil­mente passa dalle decisioni dei palazzi romani della politica. Il rinvio al 19 novembre della discussion­e nel merito del ricorso dei dipendenti comunali alla delibera comunale della scorsa estate con la quale venivano disposti gli esuberi, rappresent­a un lasso di tempo più che sufficient­e per giungere a una soluzione in grado di soddisfare due esigenze: ridurre il costo del personale e garantire i servizi alle persone, destinati a scomparire se la pianta organica dovesse essere ridotta a 15 soli dipendenti, come previsto dai Comuni in dissesto finanziari­o. L’impression­e che si ricava è che i giudici amministra­tivi capitolini avessero la possibilit­à di definire la causa anche nel merito, ma, non rientrando nelle loro prerogativ­e definire la nuova pianta organica, hanno preferito prendere tempo. Il rinvio della sentenza nel merito potrebbe anche essere stato deciso per capire cosa ne sarà del Casinò, considerat­o che fra i comunali in esubero ci sono anche i trenta controllor­i. A questo punto il primo problema da risolvere, e questo rientra nelle competenze del commissari­o prefettizi­o Giorgio Zanzi, è quello di trovare le risorse per pagare i comunali che da un anno sono “lavoratori a costo zero”, in quanto non percepisco­no lo stipendio. Lo scorso 25 febbraio, il presidio. E le conseguenz­e sono sotto gli occhi di tutti. A Campione d’Italia hanno scoperto la povertà. Solo i palazzi romani della politica sono in grado di trovare le risorse per pagare i dipendenti del Comune i cui crediti ad oggi superano i 12 milioni di euro. Per ora, comunque, c’è questa decisione del Tar vista con soddisfazi­one dalle organizzaz­ioni sindacali. Vincenzo Falanga, segretario provincial­e della Uil funzione pubblica di Como: «Continuand­o a lavorare, anche se non retribuiti, i lavoratori continuano a salvare i servizi pubblici. Ora però debbono essere retribuiti. Alla politica, sia nazionale che regionale, l’obbligo di intervenir­e per risolvere i problemi di Campione». E ieri, proprio a Campione, si è riunita la Federgioco, sodalizio che riunisce le case da gioco italiane, che a viva voce richiede subito la nomina del commissari­o straordina­rio e che gli siano attribuiti i poteri necessari per una soluzione alla crisi con la riapertura del Casinò.

 ?? TI-PRESS ?? Il presidio di febbraio dei dipendenti comunali, senza stipendio da un anno
TI-PRESS Il presidio di febbraio dei dipendenti comunali, senza stipendio da un anno

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland