‘Responsabilità individuale e solidarietà sempre in equilibrio’
Adeguare regolarmente le franchigie in funzione dell’evoluzione dei costi della salute. Per Felix Schneuwly, esperto di assicurazione malattia presso Comparis.ch, la decisione presa ieri dal Consiglio degli Stati (cfr. sopra) è semplicemente «giusta». «L’adeguamento è moderato. L’equilibrio tra responsabilità in- dividuale e solidarietà viene mantenuto», dice alla ‘Regione’.
Una riforma ‘giusta’: in che senso?
I costi della salute aumentano costantemente, i premi di cassa malati seguono. Anche le franchigie devono aumentare, se vogliamo che conservino il loro effetto. Se non vengono adeguate ai costi e ai premi, in proporzione la partecipazione ai costi da parte dell’assicurato diventa troppo bassa. Di conseguenza, la soglia di inibizione per visite mediche o interventi superflui [i cosiddetti casi bagatelle, ndr] scende.
Visite mediche superflue? Il problema non è piuttosto la rinuncia a farsi visitare per ragioni finanziarie?
Abbiamo entrambi i problemi. Da un lato c’è chi va troppo spesso dal medico o all’ospedale per casi bagatella, approfittando magari di medici propensi a operare velocemente o a moltiplicare le visite: tutto questo provoca costi inutili. D’altro lato, ci sono persone che vanno troppo poco e troppo tardi dal medico, per ragioni finanziarie ma non solo: e si sa che le malattie prese a carico tardivamente generano costi supplementari. Per risolvere il problema specifico di coloro che rinunciano alle prestazioni perché non se le possono permettere, la soluzione dovrebbe passare dall’introduzione di franchigie/partecipazioni ai costi in funzione del reddito. I ‘ricchi’ possono infatti permettersi un’elevata partecipazione ai costi, i ‘poveri’ invece no.
Comparis punzecchia il ministro della Sanità Alain Berset. Perché?
Già oggi il Consiglio federale, senza passare dal Parlamento, potrebbe ridurre la partecipazione ai costi per i malati cronici. Mi chiedo perché Berset, che è membro del Ps, non l’abbia ancora fatto.