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L’ex sindaco di Valsolda arrestato dà le dimissioni ma davanti ai giudici decide di non rispondere

- M.M.

Sia Giuseppe Farina, ex sindaco di Valsolda, che Silvio Lamberti, arrestati venerdì mattina per corruzione, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande del giudice delle indagini preliminar­i Maria Luisa Lo Gatto del Tribunale di Como, che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare in carcere e sette domiciliar­i. Sindaco e Lamberti, soci nello studio di progettazi­one e direzione dei lavori con sede nel comune lacustre che si specchia nel Ceresio, hanno scelto la strada del silenzio, in attesa di conoscere gli atti dell’inchiesta del pubblico ministero Pasquale Addesso, sostituto della Procura di Como, che ha condotto le indagini della Guardia di finanza di Erba e del Nucleo di polizia economica e finanziari­a di Como. Sei gli episodi di corruzione contestati agli indagati, per fatti che, accaduti nel corso del 2018, hanno coinvolto gli altri indagati che per la pubblica accusa avrebbero beneficiat­o di percorsi privilegia­ti per ottenere delle licenze edilizie. Giuseppe Farina, quarant’anni in Comune come amministra­tore pubblico, dal 2011 come primo cittadino di Valsolda, con una lettera al Consiglio comunale, si è dimesso da sindaco, dopo che era già stato sospeso dal prefetto di Como. Farina si è dimesso anche da presidente dell’Autorità di Bacino Lacuale Ceresio, Piano e Ghirla, la cui sede è a Campione d’Italia e che si estende da Porlezza a Lavena Ponte Tresa, comprenden­te tutti i Comuni lombardi bagnati dalle acque del lago di Lugano.

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