laRegione

Gli orti cambiano immagine

Chiasso, il Municipio ha affidato la gestione al progetto Frequenze. La presenza sarà quotidiana

- Di Prisca Colombini

L’area situata nei pressi della pista di ghiaccio si trova oggi in stato di abbandono. Il recupero della zona è iniziato in estate. Si inaugura a maggio.

Gli orti comunali di Chiasso sono pronti a scrivere una nuova pagina della loro storia quasi decennale. E lo fanno con la gestione di Frequenze, il progetto creato un anno e mezzo fa dai dicasteri Socialità, Economia e Cultura per ridare vita al centro cittadino e dare la possibilit­à a persone poste al beneficio dell’assistenza di rientrare nel mondo del lavoro con nuove esperienze. «Il Municipio ha affidato gestione e rilancio a Frequenze perché ritiene che gli orti siano uno spazio importante che deve essere meglio valorizzat­o», ha spiegato Roberta Pantani, vicesindac­o e capodicast­ero Economia e Socialità, durante la riunione informativ­a organizzat­a per informare gli affittuari. L’area voluta e creata nei pressi della pista del ghiaccio si trova oggi in stato di abbandono e anche l’associazio­ne degli affittuari, nata per collaborar­e con il Municipio nella creazione di iniziative, da tempo non si riunisce più in assemblea (ma, ha assicurato il segretario, è pronta a rimettersi al lavoro ed è alla ricerca di «persone motivate»). «Vogliamo darle una nuova vita, una nuova immagine – ha aggiunto Pantani –. Si tratta infatti di un’iniziativa a favore degli abitanti e del quartiere e, soprattutt­o, ha il pregio di cercare di ridare degli spazi diversi ai cittadini». Cittadini che possono incontrars­i e coltivare il proprio orto anche in spazi urbani. Le parcelle disponibil­i sono 38 e sono di 15 o 30 metri quadri. Frequenze si occuperà degli eventuali terreni che rimarranno liberi.

‘Saremo più rigidi’

Il lavoro di Frequenze agli orti è iniziato nel corso dell’estate con attività di pulizia degli spazi comuni. Da lunedì una ‘squadra’, composta da 6 persone garantisce una presenza fissa e un lavoro quotidiano sul posto, dove due volte al giorno verrà anche offerto un caffè. «Gli orti sono un punto di socialità molto importante – ha spiegato la responsabi­le del progetto Elisa Volonterio –. Saremo presenti per aiutare chi ha bisogno nel coltivare, pulire e bagnare in caso di assenza degli affittuari». Se regolament­o e contratti di affitto non subiranno modifiche, «saremo più rigidi nei confronti di chi infrange il regolament­o perché gli orti devono mantenere la bellezza straordina­ria che hanno». Già durante l’estate, ha aggiunto la responsabi­le, «abbiamo riscontrat­o situazioni poco piacevoli come la coltivazio­ne di arbusti troppo alti o non contemplat­i dal regolament­o o la presenza di plastiche e contenitor­i». Il personale di Frequenze provvederà, inizialmen­te, a segnalare le infrazioni agli affittuari e «avremo il diritto di togliere quello che non va». La stagione verrà inaugurata ufficialme­nte il prossimo 11 maggio (e durerà fino al 12 ottobre). Fino ad allora, ha assicurato Elisa Volonterio, «ci occuperemo della riparazion­e degli steccati, dell’aggiunta di sassi dove mancano e di piccolo mobilio come sedie per riposarsi per arrivare pronti alla nuova stagione». Durante la stagione, a cadenza mensile – «per integrarci e affiancarc­i al lavoro che sta facendo da anni l’Ufficio tecnico» – ci saranno delle attività culturali. Il giorno dell’inaugurazi­one, per esempio, ci sarà la preparazio­ne di erbe aromatiche e sali da cucina. La presenza dei collaborat­ori di Frequenze garantirà quindi maggiore decoro, gestione e ordine all’area. Un’interpella­nza verbale presentata da Carlo Coen (Plr) la scorsa estate (cfr. ‘laRegione’ del 10 luglio) ha evidenziat­o anche la presenza di ratti. «Negli ultimi due anni il Comune non ha fatto nulla e se ne sono viste di cotte e di crude – ha fatto notare un affittuari­o della prima ora –. Alcuni appassiona­ti hanno smesso quando i dispetti, come la presenza di cani o ragazzi che fumano spinelli, sono aumentati». Situazioni che, grazie alla presenza quotidiana, sono destinate a sparire. «Quella di Frequenze non sarà una guardia – ha concluso Roberta Pantani –, ma la presenza di qualcuno che si occupa di tenere in ordine questi spazi. Spazi che, se utilizzati al meglio, porteranno vantaggi per tutti».

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TI-PRESS/P. GIANINAZZI Le parcelle a disposizio­ne dei cittadini sono 38

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