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Kim Jong-un riattiva i siti, Trump ‘deluso’

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Pechino – La Corea del Nord si è rimessa al lavoro per riadeguare in fretta la base di Sohae, al confine con la Cina, in passato usata per lanci satellitar­i. Saputolo, Donald Trump ha detto che sarebbe “molto deluso se ciò stesse accadendo”. E in effetti sembra proprio che ne abbia motivo. Dall’esame delle immagini satellitar­i del 2 marzo, il Center for strategic and internatio­nal studies (Csis) ha potuto affermare che nel sito vi sono “rinnovate attività”. Il 2 marzo: due soli giorni dopo la chiusura dell’inconclude­nte vertice in Vietnam tra Donald Trump e Kim Jong-un. Abbastanza per far ritenere confermati “i piani nordcorean­i per mostrare determinaz­ione rispetto al rifiuto Usa alla richiesta di rimuovere cinque sanzioni del Consiglio di sicurezza Onu entrate in vigore nel 2016-2017”.

Il think tank americano ha individuat­o operazioni in corso all’area dei test dei motori e delle strutture di assemblagg­io e trasporto dei vettori, segnali di un piano “deliberato e voluto” consideran­do lo stato dormiente della base da agosto 2018.

Pochi mesi prima, infatti, Kim si era impegnato a distrugger­e Sohae, le cui attività, simili a quelle militari, sono vietate dalle risoluzion­i dell’Onu, nell’ambito dei negoziati con gli Stati Uniti. La base, nota anche come Tongchang-ri, non è mai stata utilizzata per il lancio di missili balistici, ma ciò non esclude che possano ripartire i test, anche di nuovo tipo. Lo smacco per la tronfia diplomazia dilettante­sca di Trump sarebbe doppio. Anche perché nel corso del vertice, il presidente aveva mostrato di conoscere esistenza e ubicazione di un sito sotterrane­o a pochi chilometri dal complesso più famoso di Yongbyon.

Trump vantò con i giornalist­i la conoscenza americana di “ogni centimetro” del territorio nordcorean­o, menzionand­o appunto un nuovo sito sensibile. La sorpresa per la delegazion­e di Pyongyang non fu piacevole, tanto che il vertice, di fatto finì lì. Trump se ne tornò così a mani vuote, mentre Kim non perse altro tempo e ordinò di rimettersi al lavoro.

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KEYSTONE Accordo fallito

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