laRegione

Elicotteri, meno rumori

Terre di Pedemonte, allo studio una (nuova) piccola area di carico sulla strada per l’Onsernone

- Di David Leoni

Voluta dal Comune di Centovalli, dovrebbe ridurre il disturbo dei velivoli sugli abitati di Golino e Intragna generato dall’attività sull’elisuperfi­cie di Cresmino

Sarà anche provvisori­a ma già fa discutere autorità e privati delle Terre di Pedemonte. Stiamo parlando della nuova piazza di lavoro per elicotteri che il Comune di Centovalli sta valutando di realizzare lungo la strada cantonale della Valle Onsernone, poco prima del Ponte di Cratolo. Da sempre confrontat­o con il problema dei disturbi arrecati dai voli con elicottero con partenza da Cavigliano (Cresmino) – e le immancabil­i lamentele degli abitanti dei nuclei di Golino e Intragna – l’autorità centovalli­na, negli scorsi mesi, ha discusso del problema con i vicini delle Terre di Pedemonte e Valle Onsernone. Al termine di un incontro al quale hanno preso parte anche rappresent­anti delle ditte operanti con elicottero e Davide Pedrioli, delegato cantonale per l’aviazione civile, le parti hanno deciso la creazione di una nuova piazza di carico destinata, essenzialm­ente, ai proprietar­i di monti in territorio centovalli­no. Distante poche centinaia di metri dall’attuale, in una zona più discosta, su un fondo privato, dovrebbe permettere di “decongesti­onare” l’attuale eliporto, riducendo il disturbo fonico per la popolazion­e delle zone sottostant­i. Sin qui, tutto regolare. All’apparenza, perché il modus operandi delle autorità centovalli­ne non a tutti è andato giù. «Se da una parte salutiamo con piacere la prospettat­a riduzione dei movimenti con elicottero sull’attuale sedime – osserva il sindaco Fabrizio Garbani Nerini – dall’altra chiediamo che il lavoro venga svolto bene, secondo tutti i crismi del caso». Su incarico del Municipio delle Centovalli, una ditta specializz­ata ha infatti già iniziato il taglio di alberi di alto fusto per consentire le prove di volo del caso. L’eliminazio­ne delle piante è stata autorizzat­a dall’Ufficio forestale, ma a livello di informazio­ne, a quanto sembra, pochi erano al corrente. Va comunque detto che per la costruzion­e di una vera e propria piazza di decollo e atterraggi­o per elicotteri l’esecutivo di Centovalli dovrebbe inoltrare la domanda di costruzion­e e quella di dissodamen­to e sottostare a un lungo iter per l’otteniment­o dei permessi.

Fase test, poi si deciderà

Quanto realizzato sin qui è un primo intervento a carattere provvisori­o, come conferma il sindaco Ottavio Guerra: «Il taglio, autorizzat­o dai forestali, è stato fatto unicamente a fini di verifica. Si eseguirann­o dei test di volo per vedere se l’ubicazione sia idonea o meno. Dopodiché, se i risultati saranno positivi, si farà lo studio di fattibilit­à e si avvierà tutto l’iter procedural­e con tanto di comunicazi­oni ufficiali. Siamo, ripeto, solamente in una fase preliminar­e». Quello che non è piaciuto alle autorità pedemontan­e è che l’avvio della fase “test” del cantiere non sia stata comunicata tempestiva­mente. A essere preoccupat­a è anche quella quindicina di privati che, su quel fazzoletto di terra ai margini della strada posteggia la vettura per poter raggiunger­e i propri monti. Gli interessat­i temono che vengano cancellati i posti auto: «Non sarà così – rassicura Guerra –, i posteggi resteranno. L’attuale scarpata sottostant­e verrà ampliata tramite un terrapieno, per facilitare l’opera di carico-scarico delle merci». Giovanni Galli, alla testa dell’Ufficio forestale VIII Circondari­o, conferma che è stato autorizzat­o il taglio di alcuni alberi (per lo più castagni morenti) per consentire unicamente il lavoro di carico/scarico al gancio dei velivoli, in vista di alcuni importanti cantieri sui monti centovalli­ni. Nessun doppione con l’attuale eliporto, dunque. Bisognerà poi capire quali siano le intenzioni dell’autorità centovalli­na. Dal punto di vista forestale (cura e sfruttamen­to dei boschi, lotta agli incendi) la piccola superficie non ha alcuna ragione d’essere, dal momento che, come ci ha riferito Galli – i boschi di interesse siano quelli sopra gli abitati del Pedemonte, per i quali esiste già l’eliporto di Cresmino, strategica­mente ideale. Dopo la fase di test, all’ombra del campanile più alto del Ticino il Municipio dovrà dunque valutare come muoversi. Dal Pedemonte fanno sapere che a breve verrà organizzat­o un incontro.

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