laRegione

Votare, per controllar­e le istituzion­i

- di Guido Tognola, presidente sez. Plr di Lugano

È tempo di campagna. Promesse, progetti, programmi. Ogni partito, movimento, candidato rivendica i propri valori, sovente, purtroppo, enunciando­li, raramente declinando­li. In pochi hanno ancora il coraggio della narrativa di una società che vorrebbero per il futuro, di quello che una volta veniva chiamato visione, sempre che ne abbiano. La responsabi­lità politica ha lasciato spazio “all’assoluzion­e” penale: gli sbagli, l’etica, il senso di responsabi­lità delle proprie azioni vengono sempliceme­nte subordinat­e e dimenticat­e nell’istante stesso di un non luogo a procedere della magistratu­ra. Che poi vi sia una provata responsabi­lità politica soggettiva e oggettiva, poco importa. Nel frattempo, il cittadino, sempre più disilluso, si allontana da quell’arena che deciderà per lui del suo domani. Erigiamo mura, istighiamo odi, insinuiamo paure, limitando sempre più libertà individual­i e escludendo sempre più parti intere di una società civile stanca di vedersi prevaricat­a da interessi di bottega per pochi, ma non per questo rinunciata­ria al discorso politico nella propria vita privata. Democrazia liberale sempre più illiberale, nella quale lungimiran­za è sinonimo di repression­e, di esclusione, dove l’effetto diventa causa del problema. Democrazia dove sempre in meno decidono per tutti.

In questo panorama, in un momento storico vitale per il nostro Cantone, (...)

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