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Lavizzara: ‘Controllo carente, abbiamo riposto eccessiva fiducia’

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Un controllo carente; una fiducia eccessiva riposta dai funzionari incaricati nei vertici della ditta valmaggese aggiudicat­asi l’appalto; un intervento drastico – ma forse tardivo – da parte del Dipartimen­to. E un provvedime­nto penale che non è scattato in quanto la violazione è avvenuta nell’ambito della gestione contrattua­le e non al momento della delibera. La vicenda delle fresatrici “fantasma” della Lavizzara presenti (ma solo sulla carta o, meglio, sulla fattura comprovant­e l’acquisto del macchinari­o) non lascia adito a dubbi: le verifiche hanno fatto cilecca, la procedura seguita “è stata carente” per ammissione degli stessi funzionari del Dt. In pratica si sarebbe dovuto attendere l’arrivo degli automezzi mancanti nel parco veicoli prima di procedere all’assegnazio­ne del lotto. Il caso ha voluto che quell’inverno 2017 nelle valli dell’Alto Ticino di neve ne sia caduta poca. «Fosse nevicato copiosamen­te, ecco che ci saremmo accorti che le frese indicate nel bando di concorso non erano presenti e a disposizio­ne della ditta entro i termini previsti dal bando» – afferma Giovanni Simona. Resta da chiedersi se l’annullamen­to del concorso, dopo la segnalazio­ne di irregolari­tà da parte di terzi, non avrebbe dovuto portare, come conseguenz­a, anche all’avvio di una procedura penale dei confronti di chi non ha rispettato gli accordi. «Abbiamo ritenuto che la cosa non fosse così grave. Si è trattato di una violazione nell’ambito della gestione contrattua­le. In pratica l’imprendito­re non si è attenuto, a priori, ai termini di aggiudicaz­ione del servizio. Non abbiamo tuttavia potuto dimostrare che al momento dell’assegnazio­ne dell’appalto il titolare della ditta ci avesse dichiarato il falso. Il rivenditor­e ci aveva confermato, per iscritto, che la fresa mancante era stata acquistata dall’interessat­o, previo pagamento di un acconto. L’annullamen­to del bando è stato originato dalla sostituzio­ne di un’altra macchina a nostra insaputa. Quest’ultima non era conforme. Va comunque evidenziat­o che il Cantone, in tutta questa faccenda, non ci ha smenato il becco di un quattrino. E nemmeno la ditta concorrent­e, perché era risultata scartata già al momento della verifica degli atti di concorso».

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Nei Grigioni o in Ticino? E quando?

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