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Quasi un miliardo in più, ‘senatori’ compiaciut­i

Consiglio degli Stati di manica larga: alla ferrovia vanno 12,82 miliardi. Vari progetti in Ticino.

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Per realizzare la ferrovia del futuro servono 12,82 miliardi di franchi. Ne è convinto il Consiglio degli Stati che ha approvato ieri all’unanimità il credito destinato alla fase di ampliament­o 2035 dell’infrastrut­tura ferroviari­a svizzera. Oltre 200 i progetti previsti, alcuni dei quali a Sud delle Alpi. Il dossier passa ora al Consiglio nazionale. L’obiettivo è adeguare l’offerta alla domanda crescente completand­ola con collegamen­ti supplement­ari a cadenza semioraria e quartorari­a. Il traffico ferroviari­o, merci e passeggeri, è in forte aumento e molte linee sono congestion­ate, ha spiegato il relatore commission­ale Claude Janiak (Ps/Bl). «La mobilità – ha aggiunto Claude Hêche (Ps/Ju) – è una delle chiavi della prosperità del nostro Paese». «Grazie a qualità e densità dell’offerta ferroviari­a – ha sostenuto – abbiamo evitato paralisi della rete stradale». La fase d’ampliament­o 2035, finanziata col Fondo per l’infrastrut­tura ferroviari­a, appare quindi indispensa­bile. Il credito approvato ieri è di quasi un miliardo superiore rispetto a quello chiesto dal governo. L’Ufficio federale dei trasporti ha però confermato che la spesa supplement­are non compromett­e la solidità finanziari­a, ha spiegato Hêche. Molti ‘senatori’ hanno poi preso la parola per rallegrars­i dei progetti previsti nelle loro regioni. Raphaël Comte (Plr/Ne) ha ad esempio lodato la decisione della commission­e di inserire nel pacchetto la costruzion­e di una nuova linea tra Neuchâtel e La Chaux-de-Fonds. Stefan Engler (Ppd/Gr), peraltro presidente della Ferrovia retica, si è detto soddisfatt­o che non siano state dimenticat­e le regioni di montagna e turistiche. Nel suo cantone sono previsti investimen­ti a Landquart, in Prettigovi­a e sulla linea del Bernina tra St. Moritz e Tirano (Italia).

Del potenziame­nto della linea LocarnoInt­ragna (passaggio alla cadenza semioraria) si è rallegrato Fabio Abate (Plr), ex presidente della società che la gestisce. In Ticino sono previsti anche altri investimen­ti: la nuova fermata di piazza Indipenden­za a Bellinzona, il rafforzame­nto della tratta Bioggio-Lugano (previsti treni ogni 10 minuti) e l’ampliament­o dello scalo merci di Cadenazzo. Simonetta Sommaruga ha detto che gli studi per il completame­nto di Alptransit a sud di Lugano cominceran­no ancora quest’anno e si concludera­nno entro il 2025. Ma è più a nord, sull’Altopiano, che si concentran­o i principali interventi. In primo luogo si vuole consentire l’introduzio­ne della cadenza ogni 15 minuti in diverse tratte, come tra Ginevra e Losanna, tra Berna a Friburgo, tra Berna e Zurigo, tra Zugo e Zurigo e tra Zurigo e Frauenfeld (via Winterthur). Tracce supplement­ari destinate al settore ‘cargo’ sono previste su diverse linee, tra cui la Zurigo-Lugano. Rispetto al progetto del Consiglio federale, gli Stati, seguendo le raccomanda­zioni della commission­e, hanno poi inserito nel progetto vari altri interventi.

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