laRegione

I DUE CONTROPROG­ETTI

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1 Consiglio nazionaleC­he le società con sede in Svizzera rispettino i diritti umani e le norme ambientali ovunque in tutto il mondo: l’obiettivo dell’iniziativa è anche quello del controprog­etto indiretto adottato dal Nazionale. Quest’ultimo però restringe portata e incisività dell’iniziativa: a) le piccole e medie imprese non saranno interessat­e, a meno che le loro attività comportino particolar­i rischi; al dovere di diligenza saranno assoggetta­te solo le società (700 circa) con oltre 500 posti a tempo pieno, un bilancio di 40 milioni di franchi e una cifra d’affari di 80 milioni; b) la responsabi­lità civile si applica esclusivam­ente alle filiali estere (non ad altre imprese, come i fornitori) controllat­e dalle società svizzere e scatta solo in caso

di violazioni gravi dei diritti umani (omicidio, lesioni corporali gravi ecc.) e di danni alla proprietà.

2 Commission­e affari giuridici

del Consiglio degli StatiC’è una divergenza principale rispetto al controprog­etto del Nazionale: viene introdotto un regime di sussidiari­età. Una società madre con sede in Svizzera potrà essere perseguita nella Confederaz­ione se la vittima rende verosimile che un’azione contro la filiale all’estero che ha causato i danni è ostacolata in modo sensibile rispetto a un’azione in Svizzera, in particolar­e se è poco probabile che la giurisdizi­one straniera renda, in tempi adeguati, una decisione che può essere riconosciu­ta in Svizzera. SG

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