Tigre, la lotta si estende a nord
Nelle prossime settimane inizierà il volantinaggio a tutti i fuochi per informare la popolazione su come agire. Da maggio si combatterà il fastidioso insetto anche a Moleno, Preonzo, Gorduno, Gnosca, Claro e Sant’Antonio.
I coriandoli ancora presenti tra il ciottolato del centro cittadino potrebbero far sembrare molto lontana la lotta alla zanzara tigre. Eppure la Città di Bellinzona sta già pianificando gli interventi per contrastare il fastidioso insetto e quest’anno lo farà in maniera ancora più agguerrita. Sì, perché la battaglia verrà estesa a tutto il Bellinzonese, quindi anche ai quartieri più a nord che fino all’anno scorso non venivano trattati. Come è noto, anche se le zanzare proliferano nei mesi caldi, bisogna iniziare a combatterle già in primavera. Così, nelle prossime settimane inizierà il volantinaggio a tutti i fuochi del Bellinzonese; il foglio informativo recapitato spiegherà ai cittadini come prevenire il problema. Dopodiché, a maggio prenderanno avvio le prime attività di prevenzione. Gli operatori comunali, in collaborazione con i richiedenti l’asilo dei servizi urbani comunali della Città, si occuperanno di effettuare i trattamenti nei tombini pubblici. Come spiega da noi contattato il capodicastero Opere pubbliche e ambiente Christian Paglia, l’anno scorso questi trattamenti su suolo pubblico sono stati effettuati nei sette quartieri a sud – di cui fanno parte la vecchia Bellinzona, Giubiasco, Sementina, Monte Carasso, Camorino, Gudo e Pianezzo. Ma da quest’anno, in accordo con il Cantone «effettueremo i trattamenti in tutti i quartieri, anche in quelli più a nord, quindi Moleno, Preonzo, Gorduno, Gnosca, Claro e pure a Sant’Antonio», fa presente il capodicastero. Le zone con la presenza più massiccia di zanzare tigre sono note. Tuttavia, nei mesi in cui i servizi urbani comunali effettueranno i trattamenti – in linea di massima uno al mese – si occuperanno anche del monitoraggio della situazione. «Se ci viene segnalata un’attività molto intensa in una determinata zona, interverremo nel punto critico in maniera più incisiva», spiega Paglia. La spesa per il trattamento preventivo nei tombini sarà tra i 30 e i 40mila franchi.
Galbusera: ‘Quest’anno agiremo in
maniera più incisiva’
Se due anni fa la presenza della zanzara tigre era stata segnalata anche a Biasca, ma non era però ancora riuscita a insediarsi, oggi le cose sono diverse. Raggiunto dalla ‘Regione’ il sindaco di Biasca Loris Galbusera conferma che in estate l’insetto è ormai una presenza fissa anche lì e l’anno scorso è stato necessario procedere con i primi tratta- menti nei tombini pubblici. Da questa primavera però, anche alla luce di alcune segnalazioni da parte della popolazione, la lotta verrà intensificata e si procederà con interventi a tappeto su tutto il territorio comunale.
Come a Bellinzona, anche a Biasca quest’anno verrà istruita la popolazione su come agire per contrastare l’insetto. Nel consueto bollettino comunale inviato a tutti i fuochi sarà presente un articolo informativo sulla zanzara tigre. Ma chi deve intervenire per contrastare l’insetto? Quando il problema sorge sul territorio comunale è il Comune che deve agire, mentre quando è su suolo privato, spetta al cittadino eseguire i trattamenti.
Pur essendo una cattiva volatrice, questa zanzara può compiere lunghi spostamenti, deponendo le sue uova all’interno di pneumatici, oppure entrando in mezzi di trasporto come automobili, camion, treni e pure aerei.