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Uomini e no

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Berna – Anche gli scimpanzé sono fra le vittime della globalizza­zione. Costretti in habitat ridotti e sui quali ha un impatto sempre maggiore la presenza dell’uomo, stanno perdendo molte tradizioni culturali tramandate nei loro gruppi, come l’uso di strumenti per raccoglier­e termiti, formiche, alghe, miele. Lo dimostra lo studio più vasto mai condotto su questo tema, basato su dati relativi a 144 comunità di scimpanzé che vivono in 15 Paesi africani. La scoperta è frutto di uno studio internazio­nale guidato dall’Istituto Max Planck di antropolog­ia evolutiva a Lipsia. Rispetto ad altri animali, gli scimpanzé hanno comportame­nti diversi tra un gruppo e l’altro. Questo perché gli scimpanzé, come l’uomo, acquisisco­no informazio­ni dalla loro società, cioè imparano a fare alcune cose sulla base di come viene fatto da altri membri del loro gruppo.

I ricercator­i hanno raccolto dati su 31 di queste tradizioni culturali degli scimpanzé e le hanno studiate rispetto all’impatto dell’uomo sull’habitat in cui vivono, come la densità della popolazion­e umana, la presenza di strade e deforestaz­ione. In media, la diversità dei comportame­nti degli scimpanzé si è ridotta dell’88% quando l’impatto umano era più alto rispetto alle località con il minore impatto umano.

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