Valli, cultura, aree strategiche e meno burocrazia
Distretto Plr, le schede tematiche uscite dal workshop regionale nuova formula
Per definire gli assi principali di lavoro del prossimo quadriennio, il Distretto Plr di Locarno ha organizzato un doppio workshop con la base del partito e sintetizzato i lavori in nove schede tematiche che toccano problematiche e opportunità del Locarnese. Le schede sono state distribuite in questi giorni all’interno del partito e sono scaricabili all’indirizzo www.facciamolo.ch. La nuova formula del workshop regionale, promosso regolarmente dal Plr del Locarnese – questa volta organizzato da Orlando Bianchetti, Stefano Lappe e Alessandro Spano, che il Distretto ringrazia per l’impegno e la competenza – ha permesso di riunire in due fasi i liberali radicali del Locarnese (sindaci, municipali, consiglieri comunali, granconsiglieri e membri delle sezioni Plr) e di approfondire le tematiche ritenute prioritarie per lo sviluppo della regione, arrivando alla definizione di proposte concrete che fungono da base per la definizione del lavoro dei rappresentanti del Plr nella regione. Ad aprile i partecipanti avevano potuto discutere delle tematiche e di possibili proposte con il supporto di “stakeholder” dei vari settori esaminati; a novembre, invece, le proposte emerse dai differenti gruppi di lavoro sono state analizzate, dibattute e consolidate in plenum. Le schede definiscono i temi di importanza regionale per il Plr del Locarnese e determinano alcuni ambiti di sviluppo con progetti e soluzioni concrete. Fra le priorità condivise: la messa in rete delle Valli (sia fisica, sia virtuale, con il collegamento internet veloce) e delle iniziative culturali (con un unico pass culturale), il potenziamento dell’offerta formativa (istituzione di un polo nel settore turistico e alberghiero; sviluppo del polo dell’audiovisivo; creazione del profilo del “manager di prodotti regionali”) e la realizzazione di uno o più progetti di paesaggio comprensoriale per il Locarnese, volti ad esempio alla promozione della biodiversità, alla valorizzazione del lungolago (da Brissago al Gambarogno) o alla creazione di un concetto regionale di gestione delle zone boschive, dei parchi e delle zone verdi. Fra gli ambiti toccati anche la valorizzazione delle montagne attorno a Locarno, del comparto della caserma e dei commerci nei centri cittadini attraverso l’approfondimento di nuovi incentivi o iniziative. Per favorire la creazione di posti di lavoro nel Locarnese si propone infine la promozione attiva delle aree industriali e dei Poli di sviluppo economico del Locarnese, lo snellimento della burocrazia e il miglioramento della mobilità regionale. Mobilità al centro anche dell’ultima scheda, focalizzata sulla navigazione, molto importante per il turismo ma non solo. Per Nicola Pini, presidente distrettuale, «questo è uno strumento utile a tutti i liberali radicali attivi politicamente nei vari organi istituzionali, con cui vogliamo contribuire attraverso idee e visioni a uno sviluppo sostenibile e intelligente della nostra regione».