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Se ci sei batti un colpo

Chiasso sconfitto a Vaduz dopo una partita nella quale non è mai stato pericoloso. E la classifica peggiora ancora.

- Di Emiliano Rossi

«La testa è importante, non solamente oggi: ti fa fare dei salti di qualità che nemmeno si immaginano. Dovremo lavorare e ripartire da dove siamo, in questo momento siamo al punto più basso». Non le manda certo a dire mister Andrea Manzo, dopo la sconfitta del suo Chiasso a Vaduz. Una partita persa che pesa in classifica, con la compagine del Liechtenst­ein che guadagna una boccata d’aria, con l’aggiunta della vittoria del Kriens che complica ulteriorme­nte la graduatori­a dei rossoblù. Se nella prima parte di stagione si era vista una squadra con delle carenze, poi a inizio 2019 ci si era abituati a un Chiasso che teneva testa agli avversari e faceva punti: cosa sta succedendo? Le due sfide con Kriens e Vaduz hanno portato solo un punto: «Il timore della classifica non l’avevo prima e non ce l’ho nemmeno ora. Ho però la consapevol­ezza che siamo una squadra che se fa determinat­e cose crea problemi, se non le fa li ha», ammette il tecnico. Al Rheinpark ha visto «poca precisione nei passaggi, poca aggressivi­tà nel riconquist­are palla: loro non ci hanno mai creato problemi però abbiamo corso male, stancandoc­i molto senza concludere tanto. Anche in fase offensiva abbiamo creato qualcosina, ma non come le altre volte, non siamo riusciti a giocare molti palloni in modo concreto».

Altro rigore pesante

Inoltre, il secondo rigore a sfavore in due partite ha condannato la squadra. L’arbitro Gianforte esordisce così punendo un fallo di Perico e concedendo a Gajic la possibilit­à dagli undici metri, realizzata. Nei primissimi minuti a farsi vedere era stato solo il Vaduz, con Brunner, Muntwiler, Dossou, prima che i rossoblù prendesser­o le misure. Ma azioni pericolose, ben poche, anzi nulla. E nella ripresa la situazione non è cambiata. Tre minuti dopo il gol, Sutter ha graziato Mossi colpendo la traversa da dentro l’area di rigore. L’unica vera chance per gli ospiti è stato un mezzo miracolo di Hirzel su colpo di testa ravvicinat­o di Milinceanu su imbeccata di Charlier. Cosa succede al Chiasso? Diffici-

le dirlo. Per Manzo bisognerà lavorare anche sulle situazioni che hanno portato a concedere, appunto, due rigori pesanti in due partite, nonostante la difesa continui a essere decisament­e più solida di qualche mese fa.

Sul cambiament­o di qualche interprete, ha giocato per esempio Adamczyk dall’inizio, «non voglio assolutame­nte dire che chi è entrato non abbia fatto il suo, però si cambiano le caratteris­tiche fisiche». Adesso sarà importante non crollare psicologic­amente. Dovranno uscire allo scoperto i giocatori dotati di maggiore esperienza e sarà basilare il ruolo del mister. Perché col Wil non si potrà più sbagliare.

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TI-PRESS/GOLAY Di Gabriele Perico il fallo che ha mandato Gajic sul dischetto

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