Trionfa Dovizioso, proteste o no
All’italiano della Ducati l’apertura della stagione. E fa festa anche Lüthi.
Una vittoria in volata, grazie al motore ‘infinito’ della sua Ducati. E così Dovizioso sbatte la porta in faccia a Marc Marquez, iniziando nel migliore dei modi la stagione sull’asfalto di Doha, in Qatar. Nonostante l’epilogo della prima gara del 2019 si tinga di giallo, con il reclamo presentato da quattro team (tra cui non c’è la Yamaha) contro l’appendice montata davanti alla gomma posteriore sulla moto dell’italiano, i quali sostenevano che tale accessorio fosse utilizzabile soltanto in caso di pioggia. Assieme a Dovizioso e Marquez in Qatar c’è anche Cal Crutchlow, che completa una buona domenica per la Honda. Più attardate, invece, le Yamaha. Con il quinto posto di Valentino Rossi, ma soprattutto il settimo posto di Maverick Vinales. Che è la faccia triste del Gran Premio qatariota, siccome l’iberico era partito dalla pole e invece, al termine di un fine settimana prodigo di promesse, ha sbagliato la partenza, ritrovandosi sesto dopo pochi metri. Rimasto invischiato nelle retrovie, lo spagnolo alla fine è stato solo settimo, preceduto anche dalla seconda Ducati, quella dell’italiano Petrucci.
‘Ci ho impiegato troppo’
Nella penisola araba, tra chi può dirsi soddisfatto c’è senz’altro anche Tom Lüthi. Pur se il bernese, alla sua prima corsa dopo il passo indietro al termine dell’ultima stagione in MotoGp, a caldo sembra più deluso dal fatto di aver perso il successo in extremis, che dal secondo posto ottenuto nella gara del suo ritorno in Moto2. «Questa corsa non l’ho certo persa nel finale – dice Lüthi, dopo essersi messo in tasca i primi venti punti della nuova stagione –. Il fatto è che ho impiegato molto tempo nel riuscire a trovare il ritmo giusto», in una gara decisa al fotofinish tra lo stesso Lüthi e l’italiano Baldassarri, che la spunta per soli ventisei millesimi. Al termine della bella rimonta del bernese che, scattato al settimo posto in griglia, è tornato nelle posizioni di vertice a sette giri dalla fine. «Questo podio è una grande ricompensa per tutto il lavoro svolto dalla squadra in queste ultime settimane», dice Lüthi. La cui nuova stagione in Moto2 sembra essere nata sotto i migliori auspici, pur se – evidentemente – il trentaduenne dell’Emmental sarà comunque chiamato a confermarsi in Argentina, fra tre settimane. Ieri, intanto, gli altri due elvetici in pista hanno dovuto accontentarsi delle posizioni di rincalzo: Jesko Raffin ha chiuso al quattordicesimo posto, Dominique Aegerter, invece, al diciottesimo. Infine, nella Moto3 il primo successo della stagione va al giapponese Kaito Toba, che sorprende l’italiano Dalla Porta e lo spagnolo Canet.